Scuola, mancano presidi in Veneto: quelli del Sud si rifiutano

Scuola, mancano presidi in Veneto: quelli del Sud si rifiutano
Scuola, mancano presidi in Veneto: quelli del Sud si rifiutano

VENEZIA – I prèsidi del Sud Italia rifiutano il Veneto. Nessuno dei dirigenti scolastici inseriti nelle graduatorie della Campania e dell’Abruzzo, dove ci sono più presidi abilitati che posti liberi, ha deciso di trasferirsi a lavorare nelle scuole venete, dove ben 150 scuole sono senza preside. E mancano ormai pochi giorni all’inizio delle scuole, fissato per il 12 settembre. 

L’ufficio scolastico regionale pensava di poter affidare 25 istituti ad altrettanti dirigenti scolastici in arrivo da altre regioni grazie alla mobilità interregionale. Ma molti di loro hanno preferito scegliere scuole in regioni più vicino a casa, dal momento che spesso hanno anche figli e famiglia.

L’anno scorso, ricorda il Gazzettino, dalla Campania e dall’Abruzzo erano arrivati una ventina di dirigenti. Quest’anno, invece, uno solo ha scelto il Friuli, nessuno il Veneto.

Così la regione resta senza presidi, e si dovrà ricorrere alle reggenze, ovvero i dirigenti scolastici che già gestiscono un istituto dovranno gestirne un altro che non ha preside. Lo Stato risparmia, il preside di turno ha un lavoro doppio.

Sottolinea Il Gazzettino:

L’unico vantaggio delle reggenze è il risparmio per le casse pubbliche: un dirigente «a scavalco» costa meno di due dirigenti. Per questo qualcuno teme che lo schema delle scuole gestite «in tandem» possa diventare definitivo. L’unica consolazione è che, a quanto pare, alla base dei «niet» dei dirigenti scolastici delle altre regioni ci sarebbero solamente motivi di natura logistica. «È una questione di comodità: i prèsidi della Campania e dell’Abruzzo hanno preferito scegliere scuole nelle regioni più vicine a casa, come Lazio, Toscana e così via – spiega Claudio Baccarini, responsabile regionale dirigenti scolastici della Cgil. (…) Alla fine sono state presentate solo ottanta domande su 200 posti per la mobilità interregionale in tutta Italia».

Chi non presenta alcuna domanda rimane comunque in graduatoria. E così molti preferiscono attendere che si presenti la possibilità di andare a gestire una scuola vicina a casa.

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