Scuole italiane: cadono a pezzi e più del 50% sono in zone a rischio sismico

Una nuova, recente indagine conferma lo stato desolante delle strutture scolastiche italiane. Nelle aule crolla l’intonaco, nei bagni manca il sapone, una scuola su tre è senza palestra, prese e interruttori sono divelti, non ci sono tende o persiane che riparino dal sole, le barriere architettoniche sono un limite in 12 aule su 100 e il 54% delle scuole è  costruito in zona a rischio sismico.

E’ quanto emerge dal Rapporto Imparare sicuri 2009 di Cittadinanzattiva su sicurezza, qualità e comfort degli edifici scolastici, presentato  a Roma. L’indagine ha coinvolto 106 scuole di 11 regioni. Nel 17% delle aule crolla l’intonaco dalle pareti. In una su 3 le finestre non sono integre e le prese e gli interruttori sono divelti. Solo nel 16% dei casi ci sono porte antipanico, mentre una classe su due non è riparata dal sole con tende o tapparelle, ha armadi e librerie non ancorati alle pareti e spigoli non protetti; in 16 aule su 100 ci sono delle difformità  nei pavimenti e in 15 banchi e sedie rotti.

Risulta provvista del certificato di agibilità statica solo una scuola su tre (32%) e solo una su quattro ha i certificati di agibilità  igienico-sanitaria (26%) e di prevenzione incendi (27%). Il 34% degli istituti non dispone di una palestra al suo interno, che comunque, nel 17% dei casi, viene etichettata come il luogo più  sporco della scuola. Infine, nei bagni mancano gli asciugamani usa e getta (69% dei casi), il sapone (61%), gli scopini (45%) e la carta igienica (44%).

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