Sicurezza/ La procura di Torino indaga sulla Guardia Nazionale Italiana, gruppo paramilitare pronto per le ronde

Pubblicato il 15 Maggio 2009 - 13:44 OLTRE 6 MESI FA

Riflettori puntati sulla Guardia Nazionale Italiana, gruppo paramilitare pronto per le ronde. La procura della Repubblica di Torino ha aperto un fascicolo conoscitivo, senza cioè  ipotesi di reato, verso questa nuova formazione che, da statuto, si definisce ente non governativo di volontariato.

Le indagini, affidate alla Digos, intendono fare luce su un’organizzazione che conta duemila adesioni, ha sede in un prefabbricato alla periferia della città e dispone di un piccolo aereo da ricognizione in un aeroporto del Novarese.

Hanno già l’uniforme, pantaloni neri con banda gialla verticale, camicia color kaki, anfibi, completa di fasce, distintivi e fregi un po’ sospetti. Si sono visti già nelle sinistre parate naziste, anche se i “patrioti” respingono con sdegno il parallelo. La divisa i volontari se la pagheranno da sé (200 euro). Rifiutano di essere associati a nostalgie fasciste o nazistoidi, tuttavia le adesioni su Facebook sono tutte targate Forza Nuova, Italia Nera, La Destra. Sul loro sito si legge che Guardia Nazionale Italiana «si adopera al fine della salvaguardia dell’integrità Nazionale e per la Sicurezza dello Stato, della Costituzione e del popolo Italiano».

Negli organici sarebbero presenti ex ufficiali dei carabinieri e della Guardia di Finanza, più alcuni ex dirigenti di pubblica sicurezza. Il presidente della formazione è un manager ed ex alpino, Maurizio Correnti. Il comando generale è affidato a un ex ufficiale dei Carabinieri, Augusto Calzetta: colonnello in riserva dell’Arma è stato coinvolto in luglio in una storia di lucro sulle cremazioni.

Capitolo finanziamenti: faranno affidamento alla generosità del governo, per ora si accontentano di quella di qualche amico, come quello che ha gentilmente offerto l’aereo.