Sicurezza/ Maroni: Estendere in tutta Italia “Tetra”, il sistema di comunicazioni sviluppato da Finmeccanica Selex Communications

Il sistema di comunicazioni protette per le forze di sicurezza ‘Tetra‘, sviluppato dalla società di Finmeccanica Selex Communications e ora attivo a Torino e in Campania (e a breve in Sardegna, Calabria Basilicata) andrà esteso in tutta Italia, a patto di trovare le risorse sufficienti. Lo ha dichiarato il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, durante un briefing con la stampa nello stand ‘Strategic Situation Center’ della holding italiana al salone aeronautico di Le Bourget, a Parigi e ne dà notizia l’Agi.

«È un sistema di sicurezza, di controllo del territorio e di prevenzione anche dal punto di vista della protezione civile», ha spiegato Maroni, «che vogliamo sviluppare in tutte le regioni, comprese quelle del nord in cui ora non c’è, e integrarlo con i sistemi che già ci sono».

E ha aggiunto: «Bisogna trovare le risorse: dal punto di vista della sicurezza e del controllo del territorio si tratta del sistema più avanzato che ci possa essere, e noi abbiamo la fortuna di averlo in casa». Purtroppo, ha continuato, «le risorse non le stanzio io, altrimenti le avrei stanziate per tutte le regioni. Manterremo lo stanziamento previsto per la Sardegna, dove si sarebbe dovuto svolgere il G8, ma intendo realizzare il sistema in quelle regioni in cui si possono utilizzare i finanziamenti europei del Fondo sicurezza.

Vogliamo parlare con Berlusconi e Tremonti per vedere nei prossimi mesi di trovare le risorse necessarie per realizzarlo in tutta Italia». E ancora: «Bisogna vedere le possibilità non solo tecnologiche, ma anche d’investimento, considerando che proprio di un investimento si tratta e non di una spesa, anche dal punto di vista di Tremonti è diverso».

I sistemi di sicurezza di Finmeccanica saranno utilizzati anche nel corso del prossimo G8 dell’Aquila ma, ha aggiunto il ministro, «è un sistema utile per tutti i cittadini, anche in un evento come quello del terremoto e per la parte che riguarda il controllo del mare nel contrasto all’immigrazione clandestina».

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