Silvio Berlusconi e Veronica Lario/ Maria Latella ricostruisce sul Corriere la cronaca e gli scenari futuri di una love story interrotta

Pubblicato il 22 Agosto 2009 - 13:04 OLTRE 6 MESI FA

Continua la bufera sulla vicenda del divorzio tra il premier Silvio Berlusconi e la sua “ex” moglie Veronica Lario.

La giornalista Maria Latella, sul Corriere della Sera, ha ricostruito che cosa è accaduto dal mese di aprile fino ad oggi. La giornalista descrive Veronica Lario come «una persona razionale ed estremamente prudente», ma che quando ha scoperto, lo scorso mese di aprile, che suo marito era stato a Casoria, alla festa per i 18 anni di Noemi Letizia, «la sua scelta degli ultimi dieci anni, quella di restare comunque e nonostante tutto la moglie del presidente del Consiglio, è improvvisamente diventata insostenibile».

« Per Veronica è una delle settimane più difficili della sua vita – racconta – In poche ore succede di tutto, la figlia Barbara, ricoverata al San Raffaele perché si teme un parto anticipato mentre la madre sta mettendo fine al rapporto più importante della sua vita, una storia durata trent’anni, quella con Silvio Berlusconi».

Maria Latella for ha fornito due scenari possibili su quello che potrà succedere nei prossimi mesi.

«Esistono due scuole di pensiero e, forse, addirittura due squadre che tifano per l’uno o l’altro scenario – scrive Latella – Il primo, considerato al momento quello più realistico, vede le due parti accordarsi su una separazione consensuale, mentre le loro vite prenderanno strade e, chissà, forse anche Paesi diversi. L’altro scenario è quello che nell’entourage del premier qualcuno (non molti a dir la verità) caldeggia; separazione sì, ma poi ritorno di Veronica accanto al marito per aiutarlo a ritrovare se stesso. Magari anche passando per un soggiorno in una di quelle cliniche specializzate nella cura della dipendenza dal sesso. Non è uno scenario del tutto escluso, e molto dipenderà da quanto e come la stampa (soprattutto all’estero) continuerà ad appassionarsi alla vita privata di Berlusconi».

Al momento, comunque, è il primo quello che il presidente del Consiglio sembra intenzionato a perseguire.