Silvio & Veronica/ Il Vaticano ”assolve” il premier, sarà anche riammesso ai sacramenti

Pubblicato il 7 Maggio 2009 - 16:45 OLTRE 6 MESI FA

Sul pubblico televisivo di Bruno Vespa Silvio Berlusconi ha fatto colpo, visto che secondo i suoi sondaggi (Euromedia Research) 70 spettatori su 100 hanno gradito lo show contro Veronica, ammaliate in particolare le signore sopra una certa età, a quanto riferisce La Stampa.

L’Ipr, altro istituto, registra una fiducia nel premier stabile ai soliti livelli stratosferici (66 per cento, 75 secondo Euromedia). Se nelle prossime ore non matura qualche nuova sorpresa, il Cavaliere può pensare di averla scapolata.

Difatti già comincia a scherzarci su, con battute sulla Finlandia e sulle finlandesi: le ama molto, precisa ammiccante, «purché abbiano più di 18 anni». Però la notizia più gradita gli giunge da Oltretevere.

Tramite i soliti canali riservati che fanno perno su Gianni Letta, Gentiluomo del Papa, la Curia vaticana manda al capo del governo messaggi rassicuranti. Il contatto risale a mercoledì.

Tarcisio Bertone, cardinale e segretario di Stato, si limita a suggerire prudenza, come peraltro già aveva fatto l’Avvenire (organo della Cei), meglio sospendere i ping-pong polemici con la signora Lario che generano imbarazzo.

Viceversa, sul secondo divorzio del premier la Santa Sede non ha nulla da ridire. Anzi. Dal punto di vista religioso, la lite coniugale sana una condizione di peccato grave, quasi di scandalo (per il diritto canonico Berlusconi è ancora sposato con Carla Dall’Oglio).

Insomma: il paradosso è che, rompendo l’unione con Veronica da cui ha avuto tre figli, il premier verrà riammesso ai sacramenti, come da tempo anelava.

Chi immagina contraccolpi negativi sul voto cattolico in vista delle Europee – osserva La Stampa – consideri l’impatto visivo di Berlusconi che fa la comunione, proprio come un vecchio leader democristiano.

Anche di questo pare si sia parlato espressamente, in una giornata che registra colloqui riservati tra Paolo Bonaiuti (portavoce del premier) e alcuni giornalisti di prima fila del pianeta cattolico.