Siria, Ashton: “Avviata la procedura per l’embargo sulle armi”

BRUXELLES – L'Unione europea ha avviato le procedure per attuare un embargo sulla fornitura di armi e altri equipaggiamenti utilizzabili per azioni di repressione nei confronti della Siria. Lo ha reso noto l'alto rappresentante Ue per la Politica estera e di Sicurezza Catherine Ashton, la quale, a nome dell'Unione, in una nota esprime grande preoccupazione per quanto sta accadendo nel Paese e una ''forte condanna delle inaccettabili violenze contro pacifici dimostranti''. A suscitare l'inquietudine dell'Unione e' anche il crescente numero di vittime e per questo Ashton lancia un appello alle autorita' siriane affinche' si astengano da ulteriori azioni repressive. L'Unione chiede al governo di Damasco di rispondere alla domanda legittima del popolo siriano attraverso l'attuazione di riforme politiche e l'avvio di un dialogo a livello nazionale. Ashton nella nota esprime inoltre profondo rammarico per il fatto che l'abolizione dello stato di emergenza non abbia avuto effetti pratici e ricorda alle autorita' siriane gli obblighi per il rispetto e la liberta' di espressione, di riunione e di stampa. L'Ue chiede anche l'immediato rilascio di tutti i prigionieri politici e dei difensori dei diritti umani. Oltre all'embargo sulle armi, l'Unione, si legge ancora nella nota, prendera' rapidamente in considerazione ulteriori misure mirate allo scopo di spingere la leadership siriana ad un immediato cambiamento di rotta. Ashton conferma che l'Ue considera di fatto congelato il negoziato per l'accordo di associazione con la Siria e che procedera' ad una revisione di tutti gli aspetti della cooperazione bilaterale prevista dalla politica europea di vicinato.

Gestione cookie