Somalia, ostaggio francese: Al Qaeda detta le condizioni per il rilascio

Le milizie di al Shabaab, il braccio armato somalo di al Qaeda, hanno posto al governo francese quattro condizioni per la liberazione di un militare, considerato appartenente ai servizi segreti francesi, preso in ostaggio lo scorso luglio a Mogadiscio.

Lo scrive l’agenzia francese Afp che ha ricevuto un comunicato di al Shabaab. Il testo inviato alla redazione Afp di Mogadiscio è scritto in francese ed è firmato dall’ “alto comandante” delle milizie Shabaab.

Nella nota, indirizzata al governo francese, per la liberazione dell’ostaggio si esige in primo luogo «la cessazione immediata di ogni forma di sostegno politico o militare al governo apostata della Somalia ed il ritiro di tutti i consiglieri per la sicurezza in Somalia».

Inoltre si chiede il ritiro della Forza di pace africana in Somalia «in particolare gli uomini del Burundi». Poi gli Shabaab chiedono alla Francia «il ritiro delle forze navali dalla costa della Somalia» e «il ritiro di tutte le compagnie di sicurezza» presenti nel Paese.

Il 14 luglio scorso due agenti dei servizi segreti francesi sono stati rapiti a Mogadiscio. Uno dei due, detenuto dal gruppo ribelle Hezb al-Islam, è tornato in libertà alla fine di agosto, ufficialmente perché riuscito a sfuggire ai suoi rapitori. L’altro è ancora nelle mani del gruppo al Shaabab che si dichiara apertamente legato ad al Qaeda. Il testo porta il logo “Harakat a-shabaab al-mujahidin”. La sua autenticità è stata confermata alla Afp da «un alto responsabile del movimento islamista».

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