Sora, precario si uccide dopo il licenziamento. Due lauree, ma faceva il muratore

Laureato in matematica e fisica ma da anni precario e con un’occupazione da muratore, si è tolto la vita dopo essere stato licenziato dalla ditta edile nella quale lavorava.

L’uomo, 49 anni, residente a Sora (Frosinone), ha deciso di farla finita sparandosi un colpo al petto.

A trovare l’uomo, durante la mattinata del 19 settembre, è stata la moglie insospettita dal mancato rientro del marito a casa e dal fatto che dal balcone vedeva la sua auto parcheggiata in cortile, un’abitazione di Via Facchini.

La donna è scesa ed ha notato il corpo dell’uomo sul sedile. In un primo momento ha creduto stesse male e poi quando si è resa conto dell’accaduto ha immediatamente dato l’allarme.

Inutile, però, ogni tentativo di soccorso. L’uomo, che fino al 2000 ha lavorato come vigilante in un istituto di sicurezza, da otto anni si arrangiava con lavori saltuari, contratti a tempo determinato presso il Comune e presso alcune ditte in attesa della chiamata per l’insegnamento.

Sull’episodio indagano gli agenti del Commissariato di Sora. La Procura della Repubblica di Cassino ha disposto il sequestro della salma che quasi certamente verrà sottoposta ad esame autptico. L’uomo ha lasciato due bambini di sei e tre anni.

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