Stati generali dell’Udc. Il nuovo centro guarda a Fini e Rutelli

Gli Stati generali dell’Udc a Chianciano Terme si aprono con Lorenzo Cesa, il segretario del partito, che chiude a ogni possibile dialogo con l’attuale Pdl. “Impossibile per noi avere a che fare con un presidente del Consiglio che si paragona a De Gasperi e che arma la penna del giornale di famiglia per attaccare i suoi critici”.

L’idea, come confermato anche da Buttiglione, è invece quella di un nuovo partito di centro, che si ispira al Kadima israeliano, e che potrebbe guardare a esuli sia del centro destra che del centrosinistra. Non è un caso che gli invitati di primo piano annunciati da Pier Ferdinando Casini siano Gianfranco Fini e Francesco Rutelli.

In vista delle regionali del 2010, l’Udc si prepara alle intese locali, ma nel suo intervento Cesa fa capire che a livello nazionale non ci sono ancora accordi in vista: «Non ci interessa un’alleanza con il Pd, se punta a far risorgere l’Ulivo o a dare spazio al populismo di Di Pietro». Il segretario fa anche capire che nelle preferenze del suo partito c’è una futura leadership di Pierluigi Bersani, con cui si dice pronto a un “confronto” sui temi concreti.

Intanto, al suo arrivo a Chianciano Terme, Rutelli è possibilista: «Io, Casini e Fini insieme in un nuovo partito? In futuro tutto è possibile».

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