Statua di Wojtyla a Termini. Alemanno: 'Forse si cambia'

ROMA – ''Ascolteremo il parere della gente, con molta calma. Se il giudizio della gente non sara' positivo, non si identificheranno in questa statua, non la sentiranno rappresentativa di Giovanni Paolo II, magari allora dei cambiamenti potranno essere fatti''. Cosi' il sindaco di Roma Gianni Alemanno, in un'intervista a Radio Vaticana, a proposito della statua di Papa Wojtyla inaugurata questa settimana davanti alla stazione Termini. Alemanno non interviene nel dibattito aperto da chi, incluso l'Osservatore romano, ha criticato l'opera: ''Non sta al sindaco di Roma fare il critico artistico o entrare in questo dibattito. La statua e' stata scelta in base a un'istruttoria fatta dalla nostra sovrintendenza comunale che ha coinvolto tutti i pareri piu' autorevoli – sottolinea – quindi c'e' stato un iter totalmente autonomo da parte dell'amministrazione, in un percorso ben scandito e indipendente da decisioni politiche''. Inoltre, ribadisce, sono state interpellate ''anche le autorita' religiose, che hanno validato il bozzetto della statua''. Alemanno ricorda anche che la statua e' donata da una fondazione e quindi ''non e' costata un solo euro'' al Campidoglio. Quanto al suo significato, il sindaco dice: ''E' evidente. Il grande mantello rappresenta un simbolo di accoglienza e protezione nei confronti della citta'. Il messaggio e' quello di poter fare nel centro di Roma, in questa porta meravigliosa della citta', un gesto di accoglienza e di apertura''.

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