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Stop ai migranti, Francia e Germania hanno chiuso le porte all’Italia, pensano alle Europee 2024 se ne infischiano

Stop ai migranti.  La Germania ha fermato l’accoglienza volontaria dal nostro Paese; la Francia ha blindato la frontiera di Ventimiglia.

L’Italia rischia l’isolamento in Europa. Proprio in un momento in cui gli sbarchi a Lampedusa si susseguono senza sosta. Polverizzati tutti i record precedenti. Al molo Favaloro le barche di migranti fanno la fila per sbarcare. Martedi 12 settembre se ne sono contate più di 100 in 24 ore. Il solo hotspot di contrada Imbriacola a metà settimana registrava 4.686 persone di cui 4mila arrivate in un solo giorno.

L’isola è di nuovo al collasso. E le prospettive volgono al peggio. Francia e Germania hanno chiuso le porte all’Italia. Parigi ha blindato tutto il confine tra Mentone e Ventimiglia sostenendo che è stato registrato “ un aumento del 100% dei flussi”. Berlino invece ha alzato un muro (ancora!) decretando lo stop ai processi di selezione dei richiedenti asilo che arrivano in Germania dall’Italia nell’ambito del “ meccanismo di solidarietà volontaria”. Il governo tedesco dice di aver informato l’Italia e che ha deciso “ di rinviare i processi fino a nuovo ordine”. Campa cavallo.

GUERRA ELETTORALE ALL’ITALIA CON LO STOP

L’impressione è che si vuole affossare l’accordo UE-Tunisia così l’ondata di migranti diventerebbe uno tsunami. Tutte mosse politico-migratorie che danno il via alla campagna elettorale per le europee del prossimo anno. L’obiettivo nel mirino,  come dice Biroslavo “ è la premier italiana Giorgia Meloni che vuole ribaltare la maggioranza consociativa che governa la commissione a Bruxelles.” I gendarmi francesi utilizzano anche i droni per monitorare i valichi di frontiera. Di più: il governo transalpino starebbe preparando un disegno di legge sull’immigrazione che prevede di espandere a 20 km. il limite per il rintraccio e rimpatrio in Italia dei migranti. Tutto ciò coincide con l’inizio della campagna elettorale per le europee del 6 giugno. O no?

LA FLOTTA DELLE ONG AGGIRA LA LEGGE

Fatta la legge, trovato l’inganno. Nello scenario caotico che si sta registrando nel mediterraneo è il caso di ricordare che 21 imbarcazioni delle Ong con cui “pattugliano”le acque italiane hanno cambiato passo. Da quando è in vigore il decreto Piantedosi le organizzazioni che hanno nelle loro disponibilità mezzi più piccoli preferiscono operare con quelli: si tratta di ex pescherecci o rimorchiatori che vengono adattati per diventare mezzi di soccorso in mare.

Barche più agili ma che difficilmente sono in grado di raggiungere i porti del Nord Italia. Queste imbarcazioni sono messe in acqua, come riporta Francesca Galici , “con l’esplicito obiettivo di aggirare la legge”.  Hanno una capienza molto ridotta e si incastrano perfettamente tra le maglie del decreto varato dal Viminale. Tanto provvede poi la solerte Guardia Costiera del Belpaese. Una furbata che rende. A loro, soprattutto.

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