Striscia di Gaza/ L’esercito israeliano ha violato i diritti umani e usato i civili palestinesi come scudi umani, denuncia l’organizzazione Breaking The Silence

La storia non è sempre come ce la raccontano e spesso la verità, tra due opposte parti, sta nel mezzo. Anche in un luogo di guerra come la striscia di Gaza. 

Gli israeliani hanno sempre accusato Hamas di contrastare i diritti umani, di utilizzare comportamenti disumani in guerra. Ora, un resoconto di Breaking the Silence, organizzazione umanitaria israeliana, racconta la brutalità e la ferocia dell’esercito israeliano, che, in barba ai più diffusi codici morali, avrebbe addirittura utilizzato la popolazione civile palestinese come scudo umano.

Il rapporto è il resoconto dettagliato di tutta una serie di interviste a ex soldati dell’esercito israeliano di servizio a Gaza che per la prima volta hanno voluto raccontare l’orrore finora nascosto nei loro occhi e nelle loro menti. Dei testimoni non si sa né nome né cognome e non si conoscono esattamente i riferimenti temporali degli eventi accaduti. 

Ma, stando al rapporto di Breaking the Silence, i militari raccontano di molte missioni di guerra in cui la forza e la brutalità venne utilizzata oltre il necessario, uccidendo gratuitamente moltissime persone e dando fuoco alle loro abitazioni. Il risultato sono state migliaia di morti e feriti, moltissimi civili, e città distrutte. 

Si parla di 1400 palestinesi morti nei combattimenti a Gaza e di questi ben 900 sarebbero civili. Il governo di Tel Aviv, però, smentisce e parla di più o meno 1100 morti per la maggior parte combattenti di Hamas.

Un soldato israeliano ha addirittura raccontato che il suo commando usava utilizzare civili palestinesi come scudi umani, una pratica vietata dalla stessa Corte Suprema di Israele, costringendoli ad entrare in edifici giudicati sospetti o ad abbattere i muri usando dei martelli.

Un altro racconta che molte volte gli veniva ordinato di sparare alle finestre di condomini dove non si sapeva per certo se ci fossero dei terroristi dentro. Altre volte entravano dentro i palazzi sparando, e uccidente decine di civili senza colpa.

L’esercito israeliano ha accusato Breaking the Silence di «diffamare l’IDF (Israel Defense Forces) e i suoi comandanti». Il ministro della Difesa Ehud Barak ha sostenuto che «l’IDF è uno degli eserciti più apprezzati al mondo e opera secondo i più alti codici morali».

Purtroppo ci sono poche possibilità che questi racconti possano scuotere l’opinione pubblica israeliana, che per la maggior parte rimane solidale all’esercito e certa della necessità di un intervento a Gaza.

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