STUPRO CAFFARELLA, ARRESTATI I COLPEVOLI: NEL DL TORNANO RONDE E ERGASTOLO

Romeno_stupro Sono stati catturati i due romeni presunti autori dello stupro avvenuto la sera di San Valentino nel parco della Caffarella a Roma. Hanno 20 e 30 anni: il più giovane, Alexandru Isztoika Loyos, ha confessato nella notte e mercoledì è stato riconosciuto dalla 14enne vittima della violenza. Il primo è stato fermato martedì sera dagli agenti del commissariato di Primavalle in un accampamento abusivo nella capitale, il secondo è stato rintracciato più tardi a Livorno. Decisiva la collaborazione della polizia romena.

«VOLEVAMO RAPINARLI» – Alexandru Isztoika Loyos era uno degli otto romeni portati in questura martedì per accertamenti. Nel corso delle ore, durante l'interrogatorio, i sospetti verso il romeno si sono trasformati in pesanti indizi, fino alla confessione al pm Vincenzo Barba e all'immediato provvedimento di fermo. «Non so perché, non so come è successo, volevamo solo rapinarli, poi improvvisamente tutto è cambiato» ha detto il 20enne in un passaggio della confessione. Poco prima dell'alba la polizia è arrivata anche al complice in fuga, anche lui sottoposto a fermo.

RICONOSCIUTO DAI FIDANZATI – Martedì sera Loyos era stato riconosciuto dalla 14enne violentata nel parco della Caffarella e dal suo fidanzato. I due hanno confermato che il 20enne, già indicato dopo una ricognizione fotografica, è uno dei due aggressori. Loyos, che ha precedenti per rapina e furto, ha poi fornito indicazioni per arrivare al complice. Secondo la polizia potrebbe essere coinvolto anche nella violenza sessuale avvenuta il 21 gennaio nel quartiere Primavalle: vittima una donna di 41 anni. In giornata il pm chiederà la convalida dei fermi e gli interrogatori di garanzia dei due romeni si terranno probabilmente tra giovedì e venerdì.

Dopo lo stop di lunedì sera, si torna a parlare di ronde – ma con una nuova formulazione, che evidenzia il ruolo di sindaci e prefetti – nel decreto legge anti-stupri che sarà approvato venerdì prossimo. Il testo, cui lavora in primis il Viminale, insieme ai ministeri della Giustizia e delle Pari opportunità, è comunque ancora suscettibile di cambiamenti e la messa a punto proseguirà nei prossimi giorni.

LE MISURE – Tra gli altri elementi di novità nella bozza circolata martedì, ci sarebbe anche un aumento degli organici delle forze dell'ordine (si parla di circa 2.000 unità, che non sarebbero propriamente nuovi assunti, ma volontari in ferma breve o prefissata che sono risultati idonei nei concorsi degli anni scorsi) e la previsione dell'ergastolo per chi uccide la vittime dopo la violenza sessuale (ciò che capitò a Giovanna Reggiani uccisa a Roma il 30 ottobre del 2007.

LE RONDE – Sul via libera alle associazioni dei cittadini non armati per il controllo del territorio (le cosiddette ronde), c'erano state perplessità da parte del Quirinale, ma anche da settori della maggioranza (i ministri Ignazio La Russa e Angelino Alfano in testa), oltre che la netta contrarietà dell'opposizione. Si sarebbe così arrivati ad una nuova formulazione della misura contenuta nel disegno di legge sulla sicurezza approvato dal Senato, enfatizzando il ruolo del sindaco e del prefetto, che devono dare l'ok allo strumento e prevedendo chiaramente che il compito dei cittadini sarà soltanto quello di segnalare eventuali problemi di ordine pubblico alle forze di polizia.

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