X

Roma, documento finale della Conferenza sulle donne. Soddisfatta la Carfagna

di Lorenzo Briotti |10 Settembre 2009 20:52

Un decalogo contro la violenza che rende vittime donne e bambine, milioni nel mondo. Dieci punti per promuovere una “nuova alleanza” di cooperazione internazionale fra governi e società civile per i diritti delle donne.

È con questo impegno, riportato in un documento della presidenza italiana del G8, che si conclude la Conferenza internazionale sulla violenza contro le donne che si è tenuta alla Farnesina. Un’iniziativa, voluta dal ministro per le Pari opportunità Mara Carfagna alla quale hanno partecipato 25 paesi.

Il documento, sostenuto dai presenti a Roma ha raggiunto a detta del ministro Carfagna «una intesa globale e trasversale, anche da paesi con cultura e religioni diverse».

Ora, le strategie del documento, saranno all’esame dei ministri degli Esteri del G8 che si riuniranno a fine settembre a New York. Da lì, è l’auspicio del ministro Carfagna, si spera che questi principi prendano forma concreta: «Il ministro Frattini – ha riferito – mi ha assicurato il suo sostegno». Il documento richiama per la prima volta la responsabilità dell’uomo: «Il ruolo degli uomini – si legge in esso – è essenziale» nella lotta contro la violenza alle donne. Una novità che è stata espressamente richiesta dalla rappresentante delle Nazioni Unite alla conferenza, il vicesegretario generale Asha Rose Migiro.

Il decalogo antiviolenza rivolge anche un appello ai media affinché «abbandonino gli stereotipi sociali degradanti», esaltando invece «l’immagine della donna come protagonista ed artefice del progresso della comunità». I media «denuncino violenze ed abusi anche quando essi vengano perpetrati, come purtroppo continua ad accadere, nell’ambito della famiglia». Questo aspetto, è stato sottolineato anche dalla Carfagna in conferenza stampa. Secondo il documento, poi, nei conflitti «la violenza contro le donne e le bambine è un crimine di guerra e contro la stessa umanità».

Si è discusso anche sul multiculturalismo: c’é l’invito a «non cedere a costumi lesivi della dignità femminile ma che si basi al rispetto reciproco. La donna rappresenta poi uno strumento formidabile contro l’intolleranza, la discriminazione e la xenofobia. Un sistema democratico fondato sull’eguaglianza di tutti gli individui e un apparato giudiziario indipendente sono strumenti essenziali per contrastare ogni forma di violenza». Fondamentale è ritenuto poi il coinvolgimento delle Ong e dalla società civile.

Migiro ha giudicato positivamente la Conferenza, definendola “storica” per il fatto che per la prima volta questo tema sia entrato nell’agenda dei grandi del mondo. Carfagna ha poi annunciato che, insieme al ministero degli Affari esteri, promuoverà progetti di associazioni per donne sfigurate dall’ acido che vivono in Italia. Infine, il ministro delle Pari Opportunità ha ribadito la speranza che la Conferenza diventi un appuntamento annuale fisso e che la prossima presidenza del G8 del Canada lavori in tal senso.

Scelti per te