Su principessa egizia vissuta 3500 anni fa la prima diagnosi di arteriosclerosi della storia

ROMA – La principessa egiziana Ahmose-Meryet-Amon, vissuta 3500 anni fa a Luxor, e' la prima persona a poter vantare nella storia la prima diagnosi di aterosclerosi delle arterie coronarie, patologia ritenuta da sempre figlia dell'era moderna. Lo hanno dimostrato alcuni studiosi californiani, che hanno presentato all'International Conference of Non-Invasive Cardiovascular Imaging ad Amsterdam una ricerca sulla mummia della principessa. Vissuta nell'antica Tebe (oggi Luxor) tra il 1580 e 1550 a.C. la principessa rappresenta un caso particolare, dal momento che l'alimentazione era ricca di verdura, frutta e poca carne animale, orzo, grano, non fumava e avra' avuto uno stile di vita piu' attivo, com'era all'epoca. Nello studio Horus sono state esaminate 52 antiche mummie egizie del museo delle antichita' del Cairo, e in quasi la meta' di loro e' stata rilevata calcificazione arteriosa, marker dell'aterosclerosi. Cosa che fa pensare che questa fosse una condizione comune tra gli antichi egiziani di mezza eta' o piu' anziani. Morta a 40 anni, la principessa aveva l'aterosclerosi in due delle tre principali arterie coronarie. ''Se fosse vissuta oggi – spiega Gregory Thomas, dell'universita' della California – avrebbe avuto bisogno di un by-pass. Pensavamo che l'aterosclerosi fosse una malattia moderna, e invece esisteva gia' 3500 anni fa''. Tuttavia non si spiega come mai ne fosse affetta vista la dieta e stile di vita 'sano'. Tre le ipotesi fatte: un fattore di rischio cardiovascolare ancora sconosciuto; una risposta infiammatoria a qualche infezione da parassita, frequente nell'antico Egitto, che puo' aver predisposto alla malattia; la dieta. Essendo nobile, e' probabile che la principessa mangiasse piu' carne, burro e formaggio.

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