Super Amauri stende l'Udinese

UDINE – Contro il Parma di uno scatenato Amauri, l'Udinese ha perso una grande occasione per assestarsi al quarto posto che significa accesso alla Champions league. Ora l'appuntamento fondamentale per gli uomini di Guidolin e' fissato: tra quindici giorni al Friuli arrivera' infatti la Lazio del goriziano Reja e allora ai padroni di casa servira' essere piu' cinici, piu' lucidi e anche piu' efficaci. Dopo il trionfo di Napoli il popolo bianconero era bello carico, si attendeva il successo sul Parma e il sorpasso sulla Lazio. Anche la squadra sembrava gasata. Ma sul campo nulla di tutto cio'. Gli uomini di Guidolin hanno perduto di brutto sotto i colpi dello scatenato Amauri, quasi mai hanno minacciato la porta di Mirante. Sicuramente l'espulsione di Inler al 21' del primo tempo ha vanificato i sogni di gloria dei friulani, ma va detto che in quel momento si trovavano meritatamente sotto di un gol. Inler ha atterrato a meta' campo Morrone, poi quando e' stato ammonito, ha ''affrontato'' Valeri (l'arbitro era stato contestato in settimana dal 'patron' Giampaolo Pozzo) e questi ha estratto il cartellino rosso. Una pazzia, quello dello svizzero, senza giustificazioni. Il Parma sin dal primo minuto ha badato a chiudere ogni spazio ai bianconeri e su Sanchez, il piu' temuto, c'e' stato raddoppio di marcatura. Per contro gli emiliani hanno agito in contropiede con Giovinco e Amauri pungenti anche se mai sono arrivati alla conclusione. Non e', comunque, che Mirante abbia avuto grande lavoro, anzi non ne ha avuto per niente e il suo primo intervento difficile lo ha effettuato al 29' quando Sanchez ha eseguito da venticinque metri una punizione radente destinata nell'angolino, ma l'estremo difensore degli emiliani e' stato bravo a deviare in angolo. Prima di quell'episodio, ce ne sono stati due a favore del Parma: il gol di Amauri al 13' con la complicita' di Belardi che non ha trattenuto il colpo di testa dell'italo-brasiliano e l'espulsione al 21' di Inler di cui abbiamo fatto cenno. Dieci contro undici la gara si e' fatta tutta in salita per i bianconeri, con Denis chiuso nella morsa Paletta-Lucarelli, con Dzemaili grintoso, ma anche lucido in mezzo, con Amauri e Giovinco sempre in agguato, con Modesto abile sulla corsia di sinistra. La musica non e' cambiata fino all'intervallo, con l'Udinese a premere, ma fermata senza difficolta' al limite, con il Parma che ha agito in contropiede e al 37' Amauri ha fallito il gol del 2-0 non riuscendo a deviare un cross a mezza altezza di Modesto. Nel secondo tempo l'Udinese, come era prevedibile, ha cercato il tutto per tutto, ha preso d'assalto l'area dei bianconeri, ma mai ha trovato lo spazio vincente. Sanchez e' parso lontano da una buona condizione, oltretutto e' stato costretto a uscire per un lieve malanno muscolare e l'Udinese ha avuto ulteriori difficolta' a superare la barriera difensiva degli emiliani imperniata su Lucarelli e Paletta. Poi e' entrato Di Natale, che e' ancora a mezzo servizio. Corradi ha rimpiazzato Sanchez. Tutto e' stato vano e nel finale il Parma prima del 2-0 ha sfiorato il gol ancora con il brasiliano. Insomma una Pasqua tranquilla per Colomba e soci. L'Udiense deve meditare se vuole veramente diventare grande. C'e' il tempo per tentare l'assalto al quarto posto. La Lazio e' sempre nel mirino.

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