Sventata truffa su fondi post sisma a L'Aquila, cinque denunce

L'Aquila – Il nucleo di polizia tributaria di L'Aquila ha denunciato all'autorità giudiziaria un'imprenditrice 50enne di Pescara, concludendo così le indagini iniziate a novembre e che avevano già consentito di scoprire e neutralizzare diverse truffe, finalizzate alla percezione di fondi comunitari destinati al sostegno della ripresa economica del territorio aquilano. Artefice delle truffe era un 39enne imprenditore di Pizzoli, già tratto in arresto il 10 marzo scorso. Anche nell'ultimo caso è stata riscontrata la falsità materiale della documentazione allegata all'istanza di beneficio, tesa a ottenere contributi per 500mila euro, e che attestava investimenti per un'attività destinata al noleggio di slot machines e pc per scommesse internet e poker on-line. Come nei casi precedenti, la domanda era stata istruita dall'imprenditore, il quale ha redatto i falsi preventivi di acquisto di beni, all'insaputa delle imprese fornitrici, con sottoscrizioni apocrife. L'intera indagine ha consentito di denunciare 5 persone per concorso in tentata truffa per il conseguimento di erogazione pubbliche continuata e falso materiale, e di sventare un tentativo di percepire illegittimamente fondi pubblici per un importo complessivo pari a quasi 2 milioni di euro, degli 11 complessivamente posti a disposizione.

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