Tecnologia/ Ericsson acquista per 1,13 miliardi di dollari gli asset Nortel, finita in bancarotta, per la telefonia 3G

Ericsson acquista una delle divisioni più interessanti, da un punto di vista strategico, di Nortel, gruppo specializzato in networking finito in bancarotta. La società svedese di sistemi di rete, infatti, ha vinto all’asta fallimentare il business che produce apparati per la telefonia mobile aderenti agli standard Cdma (Code Division Multiple Access, cioè accesso a divisione di codice, ovvero la tecnica alla base dell’Umts) e Lte (Long Term Evolution), a quanto riferisce Bloomberg.
 
La vendita, che dovrà essere approvata dai tribunali fallimentari negli Usa e in canada, ha un valore di 1,13 miliardi di dollari, ha visto Ericsson prevalere sulla rivale Nokia Siemens e sull’investitore Matlin Patterson, che peraltro è tra i maggiori creditori di Nortel.

Con quest’operazione, Ericsson potrà incrementare con forza la sua presenza negli Stati Uniti: infatti il business legato allo standard Cdma, nel 2008, ha generato ricavi per circa 2 miliardi di dollari. A fronte di un giro d’affari della filiale americana di Ericsson che, sempre nello scorso esercizio, si era attestato a quota circa 2,7 miliardi. Insomma, le revenues del gruppo svedese di telefonia potrebbero quasi duplicarsi.

Ma non è solo una questione di soldi puri e semplici. L’accordo, infatti, permetterà a Ericsson di acquisire i contratti Cdma con operatori quali Verizon e Sprint. Senza contare, poi, i brevetti sull’Lte, long-term evolution, un’innovativa tecnologia per la trasmissione a banda larga. E che consentirà il trasferimento dati a una velocità pari a 100 Mbps.

Secondo quanto prevede l’accordo almeno 2.500 impiegati di Nortel che lavorano nel settore Cdma e Lte riceveranno un’offerta di lavoro da parte di Ericsson.

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