Tennis, Roma: ko amaro per Volandri

ROMA – "Non dovrebbe mai accadere di aspettare tre giorni tra il 1/o e il secondo turno, soprattutto se giochi in casa. Non sono ne' Nadal ne' Federer, ma non dovrebbe succedere lo stesso". Soddisfatto, nonostante la sconfitta, per aver giocato match pari con lo svizzero Wawrinka, numero 14 del mondo, Filippo Volandri, ma visibilmente arrabbiato con l'organizzazione degli Internazionali d'Italia, non solo per averlo fatto giocare sul Pietrangeli, campo che non gli piace, ma per aver lasciato passare tre giorni dal suo incontro di primo turno contro l'olandese De Bakker. "C'e' una possibilita' su un miliardo che questo accada nel circuito Atp – ha aggiunto – e purtroppo si e' verificata'". Ma e' soprattutto il campo Pietrangeli a non andare giu' al tennista livornese. "Non mi piace – ha ammesso – si vede male. I seggiolini sono micidiali, riflettono la luce, e non ti fanno vedere bene, soprattutto quando servi. Ero gia' troppo nervoso per questo, ancora prima di scendere in campo". Anche perche' il tennista azzurro aveva dovuto fare le cose in fretta per entrare in campo, visto che non gli era arrivata l'attrezzatura. Eppure nonostante tutto, e dopo aver perso il primo set per 6-1, Volandri si era ripreso, portando il match al terzo set. "Peccato – ha confessato – perche' dopo aver vinto il secondo, nel terzo ho avuto qualche chance per scappar via. Invece ho regalato un servizio sul 40-15, distratto dalle urla del centrale, e ho perso di vista il match". Un ko (6-1, 3-6, 6-2) che lascia comunque ben sperare il tennista livornese, convinto di potersela di nuovo giocare alla pari con i migliori sulla terra. "Qualche tempo fa sarebbe stato impensabile – ha concluso – oggi ho perso contro il numero 14 del mondo, giocando alla pari fino in fondo. Peccato per il risultato perche' avevo sensazioni molto positive".

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