Tennis, Roland Garros, azzurri fuori agli ottavi . Non c’è l’hanno fatta. Ma sono usciti testa alta, tra gli applausi. È stata una domenica comunque spumeggiante.
Il tennis azzurro ha confermato la bontà della scuola italiana. Assente Berrettini, out Sinner, tutto il peso è ricaduto sul talentuoso Musetti e sul guerriero Sonego. Il tandem azzurro ha spinto al massimo, è approdato alle soglie dei quarti cedendo solo a due campioni.
I ragazzi prodigio del tennis mondiale hanno divertito il pubblico con magie che raramente si vedono sui campi di terra rossa. Smorzate e contro-smorzate, passanti di rovescio geniali, bordate da fondo campo, diritti incrociati potenti e precisi, “ace” al centro e via discorrendo.
Primo set per lo spagnolo (6-3) in 44’. Secondo set, stesso copione e punteggio analogo (6-2). In 43’. Musetti si innervosisce e cede anche nel terzo set (6-2). Partita chiusa in 2h08”.
È il destino del guerriero. Un duello infinito. Questa volta però al leone di Torino è andata male dopo 3 ore e mezzo di autentica battaglia. Ha vinto il russo Khachanov 6-1, 4-6 , 6-7 , 1-6. Match lottatissimo. Lorenzo era partito benissimo non dando respiro al russo negli scambi a fondo e ottenendo addirittura 3 break nel primo set.
Nel secondo e terzo reazione del russo. Poca storia nel quarto set in cui Sonego ha anche richiesto un medical timeout per un presunto problema alla coscia. Grande peccato per l’azzurro che si è fermato per la terza volta in carriera al quarto turno di uno slam su altrettanti tentativi. Quello del torinese resta comunque un ottimo torneo che sarebbe potuto anche continuare se solo quel tiebrak fosse girato diversamente. Il russo accede così ai quarti di finale per il terzo Slam consecutivo.
Al netto dei risultati di Musetti e Sonego è il caso di ricordare che l’Italia per la settima volta ha avuto due azzurri agli ottavi di finale del singolare maschile al Roland Garros. L’ultima è stata nel 2021 quando riuscirono addirittura in tre: Musettti, Berrettini e Sinner.
Il fenomeno serbo ha infilato una domenica delle sue. Ha battuto in 3 set a 0 il peruviano Varillas. Djokovic, splendido protagonista finora, accede ai quarti di finale dove sfiderà il russo Karen Kahachanov. Il mattatore serbo visto contro il peruviano ha ritrovato la sua versione migliore: paziente, cinica e attenta.
Pochi errori, geometria da manuale e la corsa necessaria per disinnescare progressivamente l’energia e la fiducia nei propri colpi del rivale. In quasi 2 ore di gioco ha sbrigato la pratica: 6-3, 6-2, 6-2.