Si è conclusa a Pordenone la cerimonia islamica di lavaggio e purificazione della salma di Sanaa, la ragazza marocchina di 18 anni uccisa martedì scorso, a Montereale Valcellina, in provincia di Pordenone, dal padre El Katawi Dafani.
Al rito funebre hanno partecipato molte persone appartenenti alla comunità islamica del pordenonese, ma anche tanti amici e conoscenti italiani di Sanaa e del fidanzato Massimo De Biasio. Quest’ultimo ieri aveva detto di non voler partecipare al rito.
Oggi, invece, ha ricordato che «è prevalso il cuore» e quindi ha raggiunto Pordenone. Nel corso della cerimonia De Biasio è rimasto a pochi metri da Mohamed Dafani, fratello dell’assassino, e da Dafna Charuk, madre di Sanaa senza mai che tra di loro vi fosse uno scambio di sguardi o un accenno.
De Biasio ha fatto sapere di non voler accettare le scuse offerte dallo stesso Dafani e di non voler avere a che fare con la donna. «Voglio vedere solo le bambine – ha aggiunto – delle quali cercherò di occuparmi in futuro».
A tal proposito l’avvocato di De Biasio ha precisato che il suo assistito si costituirà parte civile nel processo contro l’omicida e che «vista la sua grande generosità, in caso di risarcimento saprà essere vicino alle due bambine».
Bambine che, secondo il racconto dello stesso De Biasio, avrebbero voluto averlo come padre. «Un giorno all’insaputa dei genitori io e Sanaa – ha raccontato – le abbiamo portate allo zoo di Lignano trascorrendo una giornata straordinaria. Quando siamo tornati a casa la più grande mi ha chiesto perché non poteva avere anche lei un papà gentile come me».
Al termine del rito funebre le spoglie mortali di Sanaa sono state vegliate da un folto gruppo di donne musulmane che si è stretto accanto alla madre della ragazza uccisa.
Alcuni rappresentanti della comunità islamica hanno fatto sapere che in giornata la bara verrà sigillata e sarà pronta per il rimpatrio in Marocco: alla madre era stata proposta una sepoltura in un cimitero della zona, ma ha preferito che Sanaa riposasse nel suo paese natale, rivolta alla Mecca come prevede la tradizione.