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Torino/ Corso Rosai 38, un altro commento su Blitz: “Non siamo d’accordo con quel muro in mezzo al cortile”

di admin |15 Luglio 2009 21:51

Riceviamo e pubblichiamo un altro commento alla notizia sul condominio di corso Rosai 38 a Torino, diviso in due da un muro per via dei cattivi rapporti di vicinato. Questa volta chi scrive non è d’accordo con l’idea del cortile separato.

«Abito nel condominio nel quale una minoranza arrogante e molesta ha imposto a una maggioranza silenziosa (troppo) un “muro” che pochi volevano davvero.
Essendo tra quelli che l’appartamento se lo sono comprato (col mutuo, va da sè), dovrei sentirmi “uguale” al sig. Borotti… ma non è affatto così! Infatti non sottoscrivo neppure una delle banalità da lui sciorinate. Sì, perchè questi ragionamenti terra terra (ammantati di pseudo-cultura popolare) sono banalità che si dicono da millenni. Storicamente ci sono periodi in cui il genere umano cerca di progredire e pensare in maniera più elevata. Di fronte a difficoltà o complicazioni periodicamente riaffiorano i “bassi istinti”, al grido di: “Basta chiacchiere, diciamo le cose come stanno, questa è la verità!”
Ma la verità non è mai banale (semmai il male, direbbe la Arendt).
Una banalità però la voglio dire anch’io. Semplicemente i vari signori simil-Borotti del nostro condominio hanno sbagliato ad acquistare la casa. Aver preso appartamento al Parco Dora (posto per me molto bello che raccomando a tutti), in un palazzo con cortile, e poi lamentarsi dei bambini che giocano è come andare ad abitare su corso Regina (ad esempio) e lamentarsi per il rumore delle auto, chiedendo magari che venga deviato il traffico. Se vai ad abitare lì, lo metti in conto da prima. In ogni caso, tra il traffico e i bambini io so cosa scegliere…
Sul fatto poi che anche i bambini debbano rispettare le regole del vivere civile non ci sono dubbi. Ma questo è tutto un altro discorso».

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