Un traffico d’armi tra la Calabria e l’Emilia Romagna: è quanto ha scoperto la Polizia di Stato a conclusione di un’indagine coordinata dai magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro. Personale del Servizio centrale operativo della Polizia di Stato e delle squadre Mobili di Crotone e Catanzaro dalle prime ore della mattina del 15 settembre ha eseguito una serie di provvedimenti cautelari emessi dal giudice distrettuale delle indagini preliminari Camillo Falvo.
Tra le varie armi figura anche un revolver ritrovato sul luogo in cui nel marzo del 2008 venne ucciso il boss Luca Megna nella frazione Papanice di Crotone. Le misure cautelari in carcere riguardano, in particolare, tre persone accusate di detenzione, porto e compravendita illegale di armi da sparo.
La polizia ha anche eseguito numerose perquisizioni domiciliari a carico di soggetti residenti nelle province di Crotone, Catanzaro e il nord Italia. In carcere sono finiti Carmelo Tancrè, 35 anni, di Isola Capo Rizzuto, residente a Reggio Emilia; Vincenzo Chiaravalloti, 42 anni, di Cutro, residente a Reggio Emilia, e Giovanni Trapasso, 60 anni, di San Leonardo di Cutro.
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