Tragedia Weylandt: vittime della bici sono state 295 nel 2009

FORLI' – Nel 2009 i ciclisti che hanno perso la vita sulle strade italiane, secondo il rapporto Istat, sono stati 295, ''come quasi due gruppi di corridori del Giro d'Italia''. Lo dice il presidente dell'Asaps, associazione amicisi sostenitori della Polstrada, Giordano Biserni: 243 uomini e 51 donne, con 14.804 feriti. Gli incidenti ai velocipedi rappresentano il 3,9% del totale, ma le due ruote senza motore fanno totalizzare l'8,3% dei morti complessivi e il 5,2% dei feriti. Rispetto al 2008, quando le vittime accertate furono 288, si e' registrato un aumento del 2,4%: in quell'anno gli incidenti che hanno visto coinvolte le biciclette erano stati 15.636. Solo leggermente meno del 2007 quando gli eventi infortunistici furono, per chi pedala, 15.713. ''Dunque – precisa il presidente Asaps – il netto miglioramento rilevato nel rapporto tra il 2008 e il 2007, quando le vittime erano state 352, non e' stato confermato nel dato rilevato nel 2009 (i dati del 2010 ancora non si conoscono), segno che la strada da percorrere a tutela delle utenze deboli della strada (pedoni 667 vittime e ciclisti 295), e' ancora lunga''. Infatti, l'indice di mortalita' medio per categoria di veicolo e' pari allo 0,9% mentre risulta piu' che doppio per le biciclette (1,9%); analogamente, l'indice di lesivita' per i velocipedi e' pari al 93,3%, mentre quello medio e' attestato al 71,3%. ''Al modello della circolazione normale – spiega Biserni – che e' quello delle aree pianeggianti ed urbane del nostro paese, in cui le piste ciclabili sono ancora limitate agli illuminati esempi nel nord Italia, con eccellenze in Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto, si aggiunge il fattore di rischio del cicloturismo sportivo domenicale: questo fenomeno e' in forte espansione ormai da anni ed e' caratterizzato da proprie peculiarita' e caratteristiche, come ad esempio la circolazione in gruppo, e che ha come scenario principale le strade statali e provinciali, che, come e' noto, rappresentano il luogo piu' letale in assoluto''. Infatti, sulle strade extraurbane si sono registrati nel 2009 ben 1.995 morti: 1.892 sono i decessi in ambito urbano e 350 in quello autostradale. Mentre l'indice di mortalita' medio e' di 2,0, e sulle strade urbane 1,2, sulle statali e provinciali raggiunge la cima di 5,1.

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