Trani, cambia il testamento sul letto di morte: sette indagati

TRANI – La procura di Trani ha avviato un'indagine su un presunto caso di circonvenzione di incapace ai danni di una facoltosa donna di 78 anni, affetta da demenza senile e deceduta nel settembre 2008. Gli indagati sono sette: un notaio con studio a Bisceglie, due suoi collaboratori, un figliastro della donna e i tre figli di quest'ultimo. E' invece al vaglio degli inquirenti la posizione di un medico, che avrebbe accertato la capacita' di intendere e di volere dell'anziana. Della vicenda si e' saputo oggi dopo il sequestro, disposto dalla magistratura tranese e compiuto dalla polizia, di quote del patrimonio dell'anziana, illecitamente ereditate – secondo l'accusa – da alcuni indagati, per un valore di circa due milioni di euro e consistente nella meta' di un albergo cittadino a tre stelle e a meta' di quattro abitazioni in villino, una delle quali sul lungomare. Secondo quanto ricostruito dalla polizia, i fatti risalgono ad agosto 2008 quando l'anziana, affetta da demenza senile, era ricoverata in gravi condizioni in ospedale e, nonostante cio', furono raccolte le sue volonta' testamentarie. L'obiettivo degli indagati, per l'accusa, era quello di revocare il precedente testamento della donna, olografo, in favore del suo compagno, suicidatosi pochi giorni prima per suicidio e del cui decesso la donna non era stata informata. La procura di Trani, inoltre, indaga anche sul suicidio, apparso imprevedibile e immotivato. Dopo la visita in ospedale, il testamento della donna fu cambiato e nel nuovo si attribuiva il totale patrimonio al figliastro il quale, a sua volta, rinunciava in favore dei figli. Cambiato il testamento i parenti chiesero le dimissioni della congiunta che dopo due settimane mori'. Nonostante il poco interesse dimostrato dal figliastro della donna nei suoi confronti, l'anziana nelle sue volonta' originarie aveva previsto che meta' dei suoi averi andassero a lui e l'altra meta' al compagno. Alla morte di quest'ultimo, pero', l'eredita' non sarebbe andata tutta al figliastro della donna. Da qui la necessita' di approfittare – secondo la procura – delle condizioni dell'anziana per farle cambiare testamento in favore del figliastro. Cosa che avvenne in una sera di fine agosto, senza alcuna autorizzazione medica, con la paziente in stato soporoso, sulla base di un attestato medico e, secondo le indagini, su cenni di apparente consenso da parte della donna indotti dai parenti interessati all'eredita'.

Gestione cookie