Tremonti prepara il decreto anticrisi/ Oggi l’incontro tra il governo e le parti sociali

Pubblicato il 14 Luglio 2009 - 12:50 OLTRE 6 MESI FA

Le misure per fronteggiare la crisi e le strategie di politica economica per i prossimi anni saranno formalmente al centro dell’incontro di martedì pomeriggio a palazzo Chigi tra governo, imprese, regioni ed enti locali.

Il tavolo sarà anche l’occasione per un confronto su alcune questioni calde a partire dall’innalzamento dell’età di pensionamento delle donne del pubblico impiego. Tema sul quale è stato presentato ieri dalla maggioranza un emendamento (primo firmatario Giuliano Cazzola) che prevede un incremento graduale di un anno ogni due anni a partire dal 2010 per arrivare alla soglia dei 65 anni nel 2018. Alle 16 si siederanno al tavolo imprese e sindacati, e alle 18 sarà la volta di regioni e enti locali. Non è escluso che la discussione possa toccare anche un altro tema scottante come lo scudo fiscale.

Fari accesi anche sulla moratoria per le aziende sulle scadenze sul credito. Un congelamento delle rate dovute dalle imprese per concedere un po’ di ossigeno alle Pmi strette dalla morsa del credito.

Tornando all’età di pensione di vecchiaia delle donne nel pubblico impiego, la proposta di modifica individuata dal Pdl e già presentata dovrebbe essere la soluzione sulla quale si troverà l’accordo per adempiere alla sentenza della Corte di Giustizia europea.

Con regioni e enti locali, invece, domani potrebbe essere l’occasione giusta per affrontare il tema del patto di stabilità interno, che per i comuni virtuosi dovrebbe essere allentato svincolando alcune spese per investimenti. Su questo oggi si è svolto un incontro tra il ministro dell’Economia Giulio Tremonti e il ministro delle Riforme Umberto Bossi con il sindaco di Milano Letizia Moratti e il presidente della Provincia di Como Leonardo Carioni. Per quanto riguarda il documento di programmazione i sindacati domani torneranno alla carica sia sul fisco – al primo posto ancora la richiesta di sgravi per i lavoratori dipendenti e i pensionati – sia sull’occupazione e gli ammortizzatori sociali.