Trento, domiciliari per Francesca Bolzoni: è accusata di aver ucciso il figlio

TRENTO – Arresti domiciliari per Francesca Bolzoni, la maestra d'asilo di Trento accusata di avere ucciso il suo bambino appena nato, lo scorso giugno: li ha chiesti il suo legale, Giovanni Rambaldi, ottenendo l'assenso della Procura. La donna, 42 anni, era detenuta nel carcere di Verona da oltre sette mesi e ora il pm Marco Gallina ha ritenuto che non sussistano piu' ne' il pericolo di fuga, ne' quello d'inquinamento delle prove. L'ultima parola spetta pero' al giudice Michele Maria Benini. Per Bolzoni intanto e' prevista il 23 maggio l'udienza in abbreviato per omicidio, mentre il suo legale punta a derubricare l'accusa in infanticidio, reato che tecnicamente comporterebbe una pena inferiore. La morte del piccolo era avvenuta lo scorso 26 giugno nel corso di una cena in famiglia, mentre l'arresto risale ad alcuni mesi dopo, il 3 ottobre. Quel 26 giugno risulta che la donna fosse a casa del proprio padre, Enzo Bolzoni, tornato da un viaggio e che si diceva ignaro della gravidanza. Con loro a tavola c'era anche il medico di famiglia, Vincenzo Mauro. Proprio durante quelle ore la donna avrebbe partorito in bagno, poi soffocato e abbandonato, o soltanto abbandonato, il neonato. Il corpicino del bimbo risulta quindi essere stato portato in un bosco non distante da casa. Il padre della donna e il medico hanno patteggiato per questo a febbraio un anno e quattro mesi, con sospensione della pena, indagati per la soppressione del cadavere.

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