Troppe coppie antifigli sul web: l'accusa di Civiltà Cattolica

ROMA – Coppie senza figlia per scelta casuale, o per scelta compiuta, o addirittura per motivazioni ''ecologiche''. Civilta' cattolica constata il pullulare sul Web di movimenti anti-figli. ''Grazie a Dio'', commenta, in Italia sono ''ancora minoranza'' e gli italiani non sono disposti a ''rinunciare ai figli, anche se – rimarca la rivista romana dei gesuiti le cui bozze vengono riviste dalla segreteria di Stato vaticana – adeguate provvidenze a favore dei figli e della famiglia in genere non sono mai state attuate da nessuna coalizione governativa ne' di centro-sinistra ne' di centrodestra''. Civilta' cattolica dedica al tema una cronaca di padre Michele Simone, che muove dai dati dell'ultimo rapporto Eurispes per allargarsi al web e alle tendenze delle societa' occidentali. ''Il fenomeno della scelta della non-genitorialita' – scrive il gesuita – e' ormai evidente principalmente sul web, dove centinaia e centinaia di pagine, siti internet e blog dedicati all'argomento stanno a indicare un preciso segnale della tendenza, sempre in crescita, alla decostruzione graduale della maternita' e all'abbattimento del concetto di famiglia''. I Childless ''si riconoscono a pieno titolo in una vita di coppia senza figli: ne rivendicano e sostengono tutti i benefici e le conseguenze positive da essa derivanti'', ma la loro e' scelta ''piuttosto casuale''; piu' ''radicale'' quella dei Childfree, che hanno ''volonta' e' intenzione di non avere figli'', per loro la ''scelta di non procreare e' una vera e propria filosofia di vita'' e vedono ''nei bambini un potenziale elemento di disturbo, una limitazione alla liberta' personale''. Nelle scelte piu' estreme si sceglie ''la sterilizzazione volontaria a cui si sottopongono uomini e donne''. Ci sono poi i Dink, (Double income no kids: doppio reddito niente bambini) ''animati da una visione materialistica della procreazione e della maternita', che scelgono di essere tali non tanto per una avversione nei confronti dei bambini, quanto per una propensione all'agiatezza e a una maggiore sicurezza economica..''. E che dire dei Gink (Green inclination no kid: inclinazione verde dei senza bambini), che ''sostengono di non voler infierire sulle condizioni ambientali del pianeta, gia' precarie, mettendo al mondo un figlio''. Piu' che di ''avversione verso i figli'', osserva Civilta' cattolica, si trova ''una diffusa e confusa esigenza di estrema liberta''' in cui la procreazione non risulta ''piu' un valore positivo a priori''. E ''la maternita' viene considerata quale fonte di grandi limitazioni, pochi benefici, e alcune paure''. da questa attenta ''valutazione in termini costi e benefici'', commenta la rivista, viene fuori una ''corrente negativa, tendenzialmente 'di morte', che sempre ha attraversato la storia dell'umanita'..''. Nonostante i bassi tassi di fecondita' in Italia, conclude la rivista, ''grazie a Dio'' queste tendenze ''costituiscono ancora una minoranza'', le coppie italiane non vogliono rinunciare ai figli, anche se i governi continuano a non aiutarle. (giovanna.chirri@ansa.it). .

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