Truffa alla Ue da Frosinone: fatture false per 3,5 milioni, 76 denunce

Fatture – Fatture false per 3,5 milioni di euro ai danni dell'Unione europea. Settantasei persone sono state denunciate dalla finanza, fra il Lazio e il Molise, per aver truffato l'Ue, sottraendo i fondi comunitari destinati allo sviluppo del territorio. La Guardia di Finanza di Frosinone, che ha svolto le indagini, partite due anni fa a Sora, ha segnalato alla corte dei Conti un danno erariale di oltre 1 milione di euro. L'operazione di polizia giudiziaria a tutela del bilancio dell'Ue e della Regione Lazio si e' conclusa questa mattina. Dalle indagini e' emerso che le imprese che organizzavano i corsi di formazione o creavano i progetti di sviluppo aziendale utilizzavano fatture false per dimostrare di aver sostenuto costi inesistenti. In questo modo di intascavano i rimborsi dalla Regione Lazio, per attivita' mai svolte. Sono 41 le imprese coinvolte nella frode comunitaria: 34 nel Lazio e 7 nel Molise. L'accusa per le 76 persone denunciate dalla guardia di finanza e' di frode fiscale, truffa aggravata ai danni dello Stato e falso. I denunciati – per lo piu' operanti fra Latina e Frosinone, ma sette risiedono a Campobasso – sono coinvolti a vario titolo: per l'organizzazione di corsi, per aver simulato attivita' d'insegnamento o di consulenza emettendo o utilizzando fatture false. In seguito all'operazione 'Ottavo Cerchio', che ha interessato le citta' di Sora, Isola liri, Roma, Latina e Campobasso, le Regioni Lazio e Molise potranno recuperare le somme indebitamente sottratte. La vasta indagine era scattata dopo che la Gfd di Sora, attraverso l'analisi del bilancio comunitario e di quello regionale, aveva scoperto un anomalo flusso finanziario che partiva dalla Regione Lazio verso imprese con attivita' in Ciociaria e in altre aree. La circostanza e' stata segnalata alla Procura regionale della Corte dei Conti e all'Olaf, l'ufficio europeo per la lotta antifrode.

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