TSUNAMI A ROMA, TRIONFA ALEMANNO, ”SINDACO DI TUTTI”, VELTRONI, ”SCONFITTA GRAVE”

Alemanno_moglie Le prime parole il neosindaco di Roma le ha pronunciate acclamato dai suoi sostenitori: «Abbiamo vinto una lunga battaglia. Quando si vince bisogna essere generosi, ci lasciamo alle spalle tutte le polemiche e i veleni di questa campagna elettorale. sarò il sindaco di tutti, senza distinzioni. Oggi non ha una vinto una parte, ha vinto tutta Roma».

È un Fini raggiante quello che lascia la sede di An per recarsi al quartier generale del comitato di Gianni Alemanno. La vittoria di Gianni Alemanno a Roma «è una gioia enorme – ha commentato mimando con le mani un enorme sorriso sul volto -. È una delle pagine più belle in assoluto per il centro destra e per Alleanza Nazionale». Accompagnato da Ignazio La Russa e Andrea Ronchi, il presidente della Camera in pectore ha poi osservato che: «per An questa è una vittoria storica».

Maurizio Gasparri, neo senatore e futuro capogruppo del Pdl a palazzo Madama «Alemanno ha realizzato un risultato straordinario, grazie alla coalizione e grazie a quella che è una classe dirigente che si è formata nella capitale. Un risultato clamoroso, che completa il percorso avviato da Gianfranco Fini nel ’93» prima con la candidatura a sindaco poi con la fondazione di Alleanza nazionale. Gasparri ha poi suggerito di «andare in Africa a Veltroni, di rimanere a fare l’opposizione a Rutelli e questo sì, lasciatemelo dire, Bettini vada in Thailandia».

«È una gravissima sconfitta». Il sindaco di Venezia, Massimo Cacciari ha commentato così la sconfitta di Rutelli a Roma. «Il segretario del Pd- spiega- ha dovuto giocare il ruolo del perfetto continuatore, sia rispetto al governo Prodi sia rispetto all’Amministrazione Veltroni. E per questo, probabilmente, l’ha pagata cara». Secondo Cacciari «soltanto un pazzo potrebbe chiedere a Veltroni di dimettersi. Ma neanche la benché minima autocritica. È una cosa che razionalmente si poteva mettere in conto».

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