TURISTI RAPITI: LOCALIZZATI IN SUDAN, ”STANNO BENE”

Sudan Il gruppo di rapitori degli undici turisti europei e degli otto accompagnatori egiziani e’ stato localizzato. Ne ha dato notizia una fonte del ministero degli esteri sudanese, precisando che a Khartoum non risulta sia in corso la preparazione per piani di un intervento armato per liberare gli ostaggi.

Un alto funzionario del ministero degli esteri sudanese, che ha chiesto l’anonimato, ha dichiarato all’ANSA che il governo di Khartoum "opera in stretto coordinamento con l’Egitto in un costante monitoraggio degli spostamenti continui del gruppo dei rapitori e dei rapiti in zone di confine tra Egitto, Libia e Sudan, in particolare nell’area libica di Jebel Uwainat". Il funzionario ha affermato che il gruppo si muove "zig-zagando" vicino al confine, "più vicino al versante libico che a quello sudanese". "Seguiamo costantemente e verifichiamo il punto preciso in cui si trovano – ha detto ancora – anche perché è molto importante garantire l’assoluta sicurezza degli ostaggi". Il gruppo sarebbe penetrato, secondo la fonte, per otto chilometri in territorio sudanese, ma continuerebbe a mantenersi sempre in prossimità della linea di confine.

MINISTRO, STANNO BENE E NON SONO MINACCIATI – Gli ostaggi rapiti venerdi’ scorso al confine tra Egitto, Sudan e Libia sono in ottima salute e non risulta che la loro vita subisca alcuna minaccia. Lo ha dichiarato il ministro del turismo egiziano, Zoheir Garana, che ha detto di aver ricevuto in mattinata conferma delle buone condizioni degli undici turisti europei e dei loro otto accompagnatori egiziani. Il ministro ha aggiunto che il gruppo ha sufficienti quantita’ di viveri e di acqua e che alle autorita’ egiziane non e’ arrivata alcuna minaccia riguardante la loro vita. In precedenza fonti di stampa avevano riferito di minacce rivolte da uno dei rapitori durante una telefonata alla moglie dell’organizzatore della spedizione (Ibrahim AbdelRahim, che e’ tra i rapiti) secondo le quali gli ostaggi verrebbero uccisi se ci saranno interventi armati per liberarli o se saranno inviati aerei in ricognizione nella zona del rapimento.

Gestione cookie