UN PRECARIO SCRIVE AL MINISTRO SACCONI

di Alessandro

Onorevole Ministro Sacconi , a parte tutte le solite chiacchiere ascoltate in questi mesi, volevo farle un brevissimo riassunto della situazione: sono un 38enne attualmente disoccupato da ormai più di due mesi. Sa che ho un affitto, delle bollette da pagare e in più, ahimè.. sì, dovrò anche mangiare per vivere? In Italia viviamo una situazione vergognosa e da quarto mondo! Chi me li paga questi mesi di inattività?

Ma si riesce almeno a capire, a parte il gravissimo danno economico, quanto può essere frustrante a livello psicologico e umano una situazione del genere, ovvero lavorare con contrattini di "somministrazione" di lavoro a tempo determinato per tre mesi si e tre mesi no? I politici ci hanno distrutto la vita, a me e quasi tuttta la mia generazione.

Ho sentito parlare di reddito minimo, cosa comune in tutte le grandi Democrazie occidentali… ma la mancata attuazione di tale norma in questo corrotto Paese mi fa sorgere un dubbio: i nostri politici, caso unico in Europa, non è che pensano esclusivamente alle loro poltrone e i soldi se li devono continuare a "pappare" loro (mi perdoni il termine)? Cosa volete che gliene freghi dei cittadini disoccupati, dei precari, di chi ormai la vita gli è stata distrutta! Tutelano solamente i più forti con le varie casse integrazioni, con il beneplacito della triade sindacale, a chi ha già il sedere coperto, i metalmeccanici, Alitalia… e il popolo dei precari a vita invece? Chi lavora per alcuni mesi all'anno?

Sa che fanno ancora i contratti di apprendistato a 29 anni: a 29 anni! E già… poi c'è la carità perpetrata attraverso la richiesta di disoccupazione con requisiti ridotti all'INPS, roba che se mi mettessi a fare il lavavetri in qualche semaforo di Roma, tale cifra la guadagnerei in due tre giorni. Non ho null'altro da aggiungere se non che provo schifo, disgusto e repulsione per quella che era e non sento più la mia Patria. Cordiali saluti

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