Il numero uno degli atenei italiani è quello di Trento. Secondo la classifica stilata dal Ministero dell’Istruzione, l’università trentina, nota soprattutto per la storica facoltà di Sociologia, si laurea dunque “campione d’Italia”. Sul podio invece due Politecnici, rispettivamente quelli di Torino e Milano. Quest’ultimo perde il primato che aveva conquistato nel 2008.
Inseorabilmente retrocessi invece Messina, Palermo, Foggia e Macerata, che occupano a pari merito il fondo della graduatoria. Il ministero valuta le università analizzando alcuni parametri, che vanno dall’impegno nella ricerca agli aspetti più importanti della didattica e dell’organizzazione.
Dormono sonni tranquilli gli studenti di Bergamo, Genova , Milano “Bicocca”, Roma “Foro Italico”, Torino, Udine e Tuscia: i loro atenei rientrano infatti nella “top ten” dei più virtuosi. Si salvano in corner gli atenei di Pavia e Verona e il Politecnico di Bari: occupano rispettivamente le posizioni numero 25, 26 e 27 della classifca, gli ultimi tre posti utili per essere promossi.
Se la passano invece male sia “La Sapienza” di Roma, che si piazza quarantaduesima, e le tre principali università napoletane: 37° la Statale, mentre la “Parthenope” è al 40° posto, “L’Orientale” scivola invece fino al 47°. Tra gli atenei capitolini svetta invece “Tor Vergata”, che ottiene una tranquilla salvezza in 17° posizione, mentre “Roma Tre”, 30°, non riesce a evitare la retrocessione, anche se di un soffio.
Risultati deludenti anche per altri due capoluoghi del Sud: Bari è solo 39°, Cagliari 41°. Non va molto meglio in altri grossi comuni meridionali come Salerno, 33°, Lecce, 34°, e Catania, 38°. E allora a guidare la riscossa del Sud ci pensano l’Università della Calabria, 17°, e la “Sannio” di Benevento, che con la sua 24° posizione rimane a galla, seppur in zona rischio.
Subito fuori dai primi 10 si piazzano la Statale di Milano, Venezia, Chieti, Padova e l'”Insubria” di Varese e Como, che si guadagnano comunque un posto al sole tra i primi 15, mentre il celebre ateneo bolognese non riesce a superare lo scoglio del 16° posto. Le altre ritenute idonee dal Ministero sono Ferrara, Modena e Reggio Emilia, la “Politecnica” delle Marche, Pisa, Piemonte Orientale, Pavia e Verona.
Rimandate all’anno prossimo invece, oltre alle già citate, anche le università di Brescia, Perugia, Parma, la “Mediterranea” di Reggio Calabria, la “Iuav” di Venezia, Catanzaro, Teramo, Cassino, Molise, Camerino, Basilicata e Sassari.
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