MONTEVIDEO, 28 OTT – Grazie ai voti del Frente Amplio, la coalizione di sinistra alla guida dell'Uruguay, il parlamento di Montevideo ha approvato una storica norma che dichiara non suscettibili di prescrizione i crimini contro l'umanita' commessi durante la dittatura militare (1973-1985) nel paese sudamericano.
La decisione, rilevano i media locali, ''e' stata presa in tempo'': il primo novembre, infatti, i delitti perpetrati negli anni della dittatura sarebbero entrati in prescrizione per effetto di una legge in vigore dal 1986, La ley de Caducidad, che di fatto garantiva l'immunita' ai militari.
Da tempo la Corte interamericana dei diritti umani aveva puntato lo sguardo sul presidente Jose' 'Pepe' Mujica, premendo per far approvare la norma.
L'ex guerrigliero tumpamaro, alla guida dell'Uruguay dal marzo del 2010, ha salutato con gioia il voto: ''La Costituzione e' in vigore in tutti i suoi aspetti fondamentali e il voto del Parlamento va rispettato'', ha dichiarato, assicurando che promulghera' la legge entro il mese di novembre.
Mujica deve pero' fare i conti con l'opposizione che, soprattutto dai banchi del Partido Colorado, ha definito la normativa ''un attacco alla Ley de Caducidad'', che e' stata approvata con due referendum, nel 1989 e nel 2009.
Polemiche o no – sottolineano i media locali – dopo 25 anni dalla fine della dittatura questa legge consentira' di dare il via a 143 processi per tortura e omicidi. Gia' poche ore dopo il voto del parlamento, il giudice Eduardo Pereyra ha per esempio iniziato il processo per la causa di Gerardo Alter, ex guerrigliero tupamaro ucciso nel 1973. Sarebbero due i militari in pensione coinvolti, secondo il giudice, nella morte di Alter.