Usa, crisi auto/ La domanda che pesa su Chrysler e GM: ricominceranno gli americani a comprare auto nuove?

Indipendentemente da salvataggi, ristrutturazioni e quant’altro per garantire il futuro di General Motors e Chrysler, le loro prospettive negli anni che verranno saranno determinate dalla risposta ad una semplice domanda, a quanto scrive il New York Times: gli americani ricominceranno a comprare nuove automobili con la stessa frequenza del periodo pre-crisi?

L’insaziabile love story degli americani con l’automobile, alimentata negli anni scorsi da facilitazioni del credito di ogni tipo, aveva spinto a 17 milioni il numero di auto nuove vendute ogni anno. Ora se ne vendono meno di 10 milioni, un crollo del 46 per cento, perché la gente, incerta del futuro, si tiene quelle che ha, quando non le vende.

Un dibattito è in corso per cercare di capire se, passata la crisi, i consumatori torneranno ad affollare i concessionari, oppure cambieranno abitudini chiedendosi se sia proprio necessario comprare tante macchine nuove.

Gli analisti del ministero del Tesoro, che si aspettavano una ripresa del mercato automobilistico entro la fine dell’anno, adesso non prevedono che accada né quest’anno né nel prossimo. Ed anche proiettandosi a cinque anni nel futuro, non si aspettano che vendite di auto al di sotto dei 15 milioni, molto meno che negli anni del boom.

Emblematico, scrive il Times, è l’atteggiamento di gente come Jay Allen e di sua moglie Jennifer, di San Francisco. Una coppia agiata di professionisti, nel corso degli anni recenti hanno posseduto otto automobili. Ora non ne hanno neanche una e non pensano di comprarne. Usano scooter o affittano un’auto per poche ore quando proprio ne hanno bisogno.

«Abbiamo paura», ha detto Jay Allen al Times. «Non sappiamo come andrà l’economia e non vogliamo comprare niente che ci impegni finanziariamente a lungo».

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