Usa/ La crisi fa vendere tutto: ora le donne si liberano anche del vestito da sposa

Costa migliaia di euro e si indossa una volta sola, poi, il suo destino è segnato: armadio, sacca antipolvere e naftalina. È il vestito da sposa, croce e delizia di milioni di donne in tutto il pianeta. Qualcosa, però, complice anche la crisi economica sta cambiando.

Vendere l’abito di nozze, infatti, non è più un tabù. Un’idea che arriva dagli stati Uniti e sembra destinata a prendere piede anche nel “vecchio continente”.  Grazie a Josie Daga, 38 anni, che partendo da una sua disavventura personale ha costruito un vero e proprio business.

La donna, infatti, dopo aver speso 3000 dollari per il suo abito bianco, non riuscì ad indossarlo perché il vestito non le fu consegnato in tempo. Smaltita la rabbia, arriva l’idea di venderlo.

I negozi, però, non volevano saperne. Da qui, l’idea di mettere su un sito, preownedweddingdresses.com, per vendere l’intonso vestito da sposa.  In meno di dieci anni, il sito ha preso piede ed ora ospita quasi 2.500 inserzioni, dal costo di 25 dollari l’uno.  In vendita non solo gli abiti, ma anche tutti i costosissimi accessori come gioielli, scarpe e fermacapelli.

A vendere il vestito non sono solo le divorziate, ma anche spose felici che decidono di guadagnarci qualcosa.

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