Usa, misteriosa morte del finanziere Danny Pang. Disposta l’autopsia. Le “cause naturali” non convincono

È giallo negli Usa per la morte del finanziere californiano Danny Pang. L’uomo, accusato dal fisco Usa, di aver organizzato una truffa da centinaia di milioni di dollari, è deceduto sabato 12 settembre nell’ospedale di Newport Beach.

Pang, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe stato portato in ospedale dopo aver accusato un malore in casa. Gli investigatori, al momento, sembrano non considerare plausibile l’ipotesi omicidio, ma qualcosa non torna. Diversi testimoni, infatti, riferiscono di aver visto, nelle ore immediatamente successive al decesso, numerosi agenti  dell’anticrimine effettuare un minuzioso sopralluogo e portare via numerosi scatoloni di prove dall’abitazione del finanziere.

Il sergente Evan Sailor, che si occupa del caso, pur non considerando l’omicidio, ha dichiarato che è stata disposta l’autopsia per verificare se la morte sia dovuta a cause naturali o se Pang, piuttosto, si sia tolto la vita.

Rimane il fatto che Pang, 42 anni, recentemente si era creato più di qualche nemico.  Fondatore ed ex capo esecutivo della Private Equity Management Group, il finanziere è stato accusato di aver ideato e realizzato una truffa, secondo il classico “schema Ponzi” (meccanismo in cui i primi investitori vengono di fatto pagati da chi investe in seguito), da 800 milioni di dollari.

Arrestato negli scorsi mesi, Pang si è dichiarato non colpevole e avrebbe dovuto subire a breve il processo. Difficile, in un caso simile, escludere a priori un possibile omicidio.

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