Usa, terrorismo/ Bush e Cheney volevano impiegare l’esercito per catturare terroristi sul suolo nazionale violando la Costituzione

L’ex-amministrazione del presidente George Bush ha valutato per un certo tempo – nel 2002, dopo l’attacco alle Torri Gemelle dell’anno prima – l’invio di truppe dell’esercito a Lackawanna, un sobborgo della città di Buffalo, nello stato di New York, allo scopo di arrestare un gruppo di sospetti terroristi di Al Qaeda, a quanto rivela il New York Times citando funzionari della trascorsa amministrazione che hanno voluto mantenere l’incognito.

La proposta di inviare l’esercito ad operare sul suolo degli Stati Uniti non ha precedenti dai tempi della Guerra Civile e sarebbe stata in contrasto con la Costituzione. L’invio delle truppe a Buffalo, secondo il Times, sarebbe stata caldeggiata dall’ex-vice-presidente Dick Cheney, dal suo consulente legale David Addington e da alti funzionari del Pentagono. La proposta fu esaminata in varie riunioni ad alto livello fino a quando Bush decise di scartarla.

La Costituzione americana ed una varietà di leggi collegate vietano l’impiego delle forze armate in operazioni di qualsiasi tipo sul territorio nazionale.

Nel corso delle riunioni svoltesi sull’argomento, la proposta caldeggiata da Cheney fu contrastata dall’allora consigliere per la sicurezza nazionale, Condoleezza Rice, dal capo del tam legale del Consiglio Nazionale per la Sicurezza, John Bellinger, dal direttore della divisione criminale del ministero della Giustizia Michael Chertoff e dal direttore dell’Fbi, Robert Mueller.

Abbandonata l’idea di utilizzare l’esercito, Bush ordinò all’Fbi di procedere all’arresto del gruppo, conosciuto col nome di ”Lackawanna Six” (i sei di Lackawanna), i cui componenti effettivamente confessarono in seguito di essere colpevoli di attività terroristiche.

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