Venezia/ Pubblicità sexy (in formato maxi) sulla facciata di San Simeon: maretta in Laguna

Appena arrivati alla stazione di Santa Lucia si para subito davanti l’argomento del giorno: la chiesa di San Simeon Piccolo.  Che fa discutere i bar di Venezia e indignare il patriarcato della città lagunare. La pietra dello scandalo non è esattamente la chiesa, intendiamoci, ma il maxi-poster un po’ spinto che copre i lavori di restauro del pronao, delle facciate laterali e della sacrestia.

Sul cartellone che copre più della metà della facciata spiccano le gambe all’aria lunghe e nude di una modella distesa su un divano rosso color del diavolo che pubblicizzano il marchio di  Rocco Barocco.

Il maxi-poster che ha indignato i veneziani non è lì per caso. Per i lavori di restauro occorrevano 650 mila euro, che sono stati sborsati da alcune ditte, incluso, appunto, Rocco Barocco.

Ma nessuno si aspettava che il celebre designer immaginasse, per una chiesa, una pubblicità di quel tipo. «Come mischiare il diavolo e l’acqua santa» è stato il commento di un veneziano.

«Almeno le facciate delle chiese andrebbero risparmiate da questo segno dei tempi — ha protestato monsignor Antonio Meneguolo, portavoce del Patriarcato —. In un Paese civile, per i restauri bisognerebbe trovare altre fonti di finanziamento. Invece, anche nella città più artistica del mondo sono arrivati gli sponsor che, ovviamente, chiedono ritorni di immagine, piazzando i loro manifesti-spot su­gli edifici. Perfino noi sacerdoti ci siamo dovuti rassegnare, ma c’è un limite a tutto. Questa volta si è esagerato».

Ma i veneziani possono restare relativamente tranquilli: il cartellone con le gambe della modella tra qualche giorno verrà tolto per lasciare il posto ad uno nuovo, che non dovrebbe suscitare altri scandali giacché chi paga è una società di edilizia ecologica.

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