Una decina di giorni dopo averlo richiamato in patria, il presidente venezuelano Hugo Chavez ha ordinato al proprio ambasciatore in Colombia, Gustavo Marquez, di rientrare alla sua sede di Bogotà: lo ha annunciato lo stesso leader di Caracas, nel corso di una riunione indetta a sorpresa con la senatrice colombiana Piedad Cordoba e una delegazione dell’organizzazione “Colombiani e Colombiane per la Pace”.
«Che vada a lavorare!», ha tagliato corto Chavez, riferendosi a Marquez. Si chiude così l’ennesima crisi diplomatica tra il Venezuela e il Paese confinante, apertasi il 28 luglio scorso allorchè Chavez impose all’ambasciatore di lasciare Bogotà per sancire il congelamento dei rapporti bilaterali.
Il presidente venezuelano reagì così alle accuse della Colombia, da lui stesso liquidate come “irresponsabili”, secondo cui il suo regime avrebbe garantito forniture di armi alla guerriglia colombiana. All’origine del contenzioso, inoltre, il proposito delle autorita’ di Bogotà di autorizzare un aumento del numero di soldati statunitensi sul territorio nazionale.