Il disastro ferroviario di Viareggio è l’ultimo di una serie di incidenti che si sono verificati nel mese di giugno, in alcuni casi sfiorando la tragedia.
Come è successo il 22 giugno scorso, intorno alle 5,10 di mattina, a Canneto, nella periferia di Prato, sulla linea ferroviaria Bologna–Firenze. Due vagoni di un treno merci Bologna-Catania sono usctiti dai binari e sono deragliati . L’incidente ha provocato ritardi, e l’Italia è restata per ore spezzata a metà.
Uno dei due vagoni deragliati era una cisterna per il trasporto di acido fluoridrico, sostanza tossica per inalazione, per contatto con la pelle ed ingestione. La cisterna aveva invaso il tracciato dell’altro binario, proprio nel momento in cui si appresta a passare un treno locale partito da Firenze alle 4,35 e diretto a Bologna con a bordo centinaia di passeggeri.
Il macchinista aveva rallentato ma non era riescito a fermare il convoglio che urtava di striscio la cisterna, la quale fortunatamente non si spezzava. In caso contrario, se l’acido fluoridrico fosse fuoriuscito, le conseguenze sarebbero state drammatiche.