Niente ruggine ma un cedimento di un componente meccanico, che ha poi comportato il rovesciamento del primo vagone. Sarebbe questa, secondo il procuratore di Lucca Aldo Cicala, l’ipotesi «probabile» dell’incidente che ha causato la strage di Viareggio. «Purtroppo – ha spiegato Cicala – si è aperta una falla su una cisterna del primo vagone con fuoriuscita di gpl». Le ipotesi di reato sono disastro ferroviario colposo, omicidio colposo plurimo e incendio colposo, ma l’indagine è ancora a carico di ignoti.
D’accordo con la versione del procuratore anche Alberto Chiovelli, direttore dell’Agenzia nazionale della sicurezza ferroviaria. Chiovelli ha spiegato in un’audizione al Senato che insieme a Trenitalia è stata presa la decisione di «fermare i carri della società Gatx in attesa dei risultati dei controlli con gli ultrasuoni».
L’amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato Mauro Moretti ha confermato davanti alla Commissione Lavori Pubblici del Senato che l’azienda«non si sente responsabile del disastro», tanto da «non aver attivato l’assicurazione». Moretti ha poi rivelato che «il carro che ha provocato l’incidente è stato omologato nel 2004 in Germania, ma abbiamo scoperto che la componentistica della sicurezza era del 1974 ed era stata fabbricata nella ex Germania est».
Intanto il sindaco di Viareggio Luca Lunardini ha autorizzato mille sfollati a rientrare negli edifici non danneggiati. Gli altri dovranno invece aspettare il via libera dei tecnici. E anche la stazione di Viareggio comincia timidamente a ripopolarsi. In attesa del ripristino della linea ferroviaria, davanti all’ingresso principale sono comparsi i bus navetta e i taxi con i primi viaggiatori in transito.
Infine il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha espresso ancora una volta solidarietà ai viareggini, esortando gli italiani ad essere loro vicini. Il premier ha anche aperto alla possibilità di«cambiare le norme per i trasporti dei vagoni cisterna».