Youtube: se il video che carichi è visto da molti, potrai fare soldi affittando spazi pubblicitari

Che YouTube abbia sviluppato negli anni una batteria di strumenti per monetizzare il successo dei filmati più popolari è cosa nota: dai collegamenti diretti a siti esterni come Amazon e iTunes, alla condivisione dei profitti relativi agli annunci pubblicitari.

Fino a ieri, però, questi modelli riguardavano solo dei partner privilegiati. Le case discografiche e i network tv, appunto. Oppure gli autori più consolidati, in grado di attirare regolarmente centinaia di migliaia di contatti per i loro video. Da adesso non è più così. Martedì, sul blog ufficiale di Google è comparso infatti un messaggio in cui si annuncia l’abbattimento di ogni barriera elitaria: chiunque (o quasi) potrà guadagnare qualcosa dalle proprie creazioni.

«Inizialmente abbiamo lanciato lo YouTube Partnership Program (YPP) per aiutare alcuni dei nostri utenti più famosi a far soldi grazie ai loro video – si legge sul blog – (…) Quindi abbiamo esteso occasionalmente il programma per includere alcune delle opere più memorabili. Queste partnership individuali hanno riconosciuto il ruolo che anche i singoli video svolgono su YouTube, aiutando molte persone a guadagnare migliaia di dollari al mese (…). Ora abbiamo deciso di distribuire ulteriormente la ricchezza. Da oggi (…) estendiamo lo YouTube Partnership Program a tutti i singoli video più popolari sul nostro sito. Se carichi un filmato su YouTube e ottieni numerosi contatti, può darsi che ti contatteremo, invitandoti a monetizzarlo».

Una volta ottenuto il via libera dall’autore, YouTube inizierà a vendere spazi pubblicitari legati al video in questione. Una percentuale dei guadagni verrà quindi accreditata sul conto Google AdSense dell’utente (chi ne è sprovvisto, dovrà crearne uno). I criteri con cui YouTube sceglierà i video papabili per il programma vanno dal numero dei contatti al loro potenziale “virale”, per arrivare fino al rispetto dei termini del servizio. Inoltre, il servizio per ora è disponibile solo per i residenti negli Stati Uniti. C’è la vaga promessa di un futuro ampliamento internazionale, ma la genialità dei videomaker europei, asiatici, africani, australiani, latinoamericani o anche solo canadesi, per ora non verrà ricompensata.

L’obiettivo di Google è quello di fare in modo che d’ora in avanti tutti i suoi video più popolari possano essere accompagnati da uno spazio per gli inserzionisti.  Se da un lato l’iniziativa permette a Mountain View di condividere con gli utenti parte dei profitti, dall’altro prevede anche che l’azienda tenga per sè una fetta importante del ricavato. Nella speranza di avvicinarsi a quella sostenibilità economica di YouTube che legittimerebbe l’investimento da 1,65 miliardi di dollari fatto nel 2006 per la sua acquisizione.

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