L’azione è scattata intorno a mezzogiorno del 31 agosto, spiega Carmelo Massari della UIltucs-Uil di Bologna. I quattro dipendenti hanno sui 40 anni e, secondo il sindacalista «sono tutti padri di famiglia».
Dopo quattro mesi senza stipendio e la notizia del licenziamento, ha aggiunto Massari, «alcuni di loro sono già morosi su mutui e affitti». Non fanno salire nessuno sui tetti, esclusi i rappresentanti del sindacato, e probabilmente scenderannoin serata ma solo per entrare negli uffici ed occuparli. All’esterno dell’azienda c’è un’altra trentina di dipendenti in presidio.
«Dopo quattro ore di occupazione dei tetti», informa Massari, «abbiamo ottenuto la disponibilità da parte di alcuni rappresentanti delle aziende a partecipare ad un incontro e ad un tavolo di confronto convocato dal sindaco» di Zola, Stefano Fiorini: appuntamento per mercoledì mattina alle 9.
Per quanto riguarda la protesta eclatante dei quattro lavoratori, che si aggiunge a quelle già in atto in altre regioni italiane, , «il sindacato non le giudica azioni di attacco ma di difesa dei posti di lavoro e del salario».
Le organizzazioni sindacali, ha concluso Massari, «non fomentano le occupazioni ma in casi come questo non possono sottrarsi da una realtà che può sfociare in queste situazioni».