A Parma, nel Po, cocaina e diossina per i pesci

Il Consiglio provinciale di Parma ha approvato all’unanimità un ordine del giorno che è un allarme sulle condizioni del Po, un appello a tutti perché si faccia qualcosa, non solo a Parma ma in tutte le altre provincie attraverso le quali scorre il più grande fiume italiano. Ne dà notizia il quotidisano Gazzetta di Parma.

L’ordine del giorno è stato presentato dal presidente del Consiglio, Meuccio Berselli, e votato all’unanimità. Chiede di promuovere «tempestivamente una incisiva campagna di sensibilizzazione sul grado di inquinamento del fiume» e di investire «risorse adeguate per mitigare un problema che, anche dal punto di vista della qualità della vita, penalizza le aree della Bassa parmense».

Per documentare l’allarme, Berselli, nell’ordine del giorno, fa riferimento al rapporto dell’Agenzia protezione ambiente e territorio, nel quale viene certificata la presenza di 31 diversi tipi di pesticidi nel Po. Le analisi condotte dall’Arpa della Lombardia e dell’Emilia Romagna confermano inoltre che non solo le acque, ma anche la fauna ittica del grande fiume è molto malata, con pesci contaminati da pesticidi, cocaina e diossina. Da qui la necessità di coinvolgere tutti i territori attraversati dal Po per promuovere un’operazione di rilancio del fiume.

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