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Un latte macchiato “costa” 200 litri d’acqua: ecco quanta ne sprechiamo

di admin |15 Febbraio 2012 15:10

ROMA – Un latte macchiato “costa” 200 litri d’acqua. L’equivalente di una vasca da bagno colma. Nulla in confronto alle 8.650 vasche da bagno di acqua che in media un individuo sul piante consuma. Arjen Hoekstra e Mesfin Mekonnen, ricercatori dell’università di Twente nei Paesi Bassi, hanno calcolato l’impronta idrica in volume di quanta acqua i Paesi nel mondo consumano. La ricerca si basa sui dati raccolti tra il 1996 ed il 2005 e parla di un consumo medio di 1.385 metri cubi di acqua a testa. Un bene prezioso, l’acqua, di cui non tutti i paesi dispongono e che spesso sono costretti ad importare. Tanto che tra i maggiori importatori spunta anche l’Italia, che ne importa nonostante ne abbia, mentre l’Australia, paese dove scarseggia, è addirittura esportatore.

I ricercatori hanno studiato l’impronta idrica dell’uomo tracciata dalla produzione agricola, industriale e domestica. Un’impronta più facile da tracciare, se poi le falde acquifere vengono contaminate e inquinate con arsenico od altri veleni. Si scopre così che un americano consuma in media 2.482 metri cubi di acqua, mentre il consumo medio scende a 1.701 metri cubi in Cina ed appena 750 metri cubi in Bangladesh. Un consumo però sempre in crescita che mina le riserve idriche del pianeta, con una popolazione mondiale in crescita continua.

Lo studio dei Paesi Bassi ha messo in evidenza come Cina, India ed Usa siano i tre paesi responsabili del 38 per cento dell’impronta idrica globale, rispettivamente con 1.207, 1.182 e 1.053 miliardi di metri cubi ogni anno. Il Brasile le segue con i suoi 482 miliardi di metri cubi. I valori sono espressi in medie che però dovrebbero tener conto della differenza di distribuzione delle riserve idriche nel mondo, tanto che paesi come l’Algeria, il Messico e del Medio Oriente sono costretti a diventare importatori. E se l’Australia, dove certo l’acqua non abbonda, diventa esportatore, incuriosisce la lista degli importatori. In essa figurano infatti l?italia e la Germania, nonostante l’Europa abbia buone riserve idriche, con 101 e 125 miliardi di metri cubi importati. Al primo posto nell’importazione invece Usa e Giappone con 234 e 127 miliardi di metri cubi, mentre la Cina si ferma a 121 miliardi.

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