Acqua, italiani preoccupati per spreco e qualità. E un terzo si perde nella rete idrica

Acqua, italiani preoccupati per spreco e qualità. E un terzo si perde nella rete idrica
Acqua, italiani preoccupati per spreco e qualità. E un terzo si perde nella rete idrica

ROMA – Per gli italiani l’ acqua è “fondamentale nella vita quotidiana” (71%) e ha grande incidenza per la salute (32%), ma ha tra i problemi quello della qualità di ciò che beviamo (44%) e della sua disponibilità per tutti (21%).

Inoltre, il 52% è preoccupato per i danni ambientali, come dissesti idrogeologici ed esondazioni. A dirlo è un’indagine di In a Bottle (www.inabottle.it) su 4.500 italiani online, in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua che si celebrerà il 22 marzo. Il 16% degli intervistati dà all’acqua “poco valore”, mentre il 23% è attento ai riflessi sull’ambiente.

Non manca chi punta il dito contro gli sprechi di tutti i giorni (17%), e chi è allarmato per un prossimo esaurimento della risorsa (46%). Il 34% “è spaventato per lo spreco nelle reti idriche che ha conseguenze anche per le tasche delle famiglie, mentre il 28% ha paura di non sapere se l’acqua è totalmente sicura”. Per risolvere la situazione, il 25% ha adottato “comportamenti più corretti, anche nell’educazione dei figli (21%) o nel sensibilizzare gli altri (11%)”.

Infine l’Italia continua a sprecare troppa acqua troppa. Lo dicono i dati Istat elaborati dall’Ispra relativi al 2015: esaminando 116 capoluoghi di provincia si ha una perdita media del 35,4% dell’acqua che viene immessa in rete, con molte zone che superano il 60%. Tra queste ci sono le città di Cosenza, dove si arriva al 76,9%, Frosinone col 71,9%, Tempio Pausania col 68,6%, mentre le perdite minori si segnalano a Macerata col 6,6%, Udine con l’8,8% e Mantova al 9,6%.

Il dato non risparmia le grandi città, ad esempio Torino, dove nel 2015 si è disperso il 24,6% dell’acqua, pari a ben 99,4 litri pro capite al giorno, e Milano, dove si perde il 12,2% che equivale a 55,2 litri quotidiani per persona. Scendendo verso sud, a Roma è sprecato il 42,9% dell’oro blu, mentre Napoli si ferma al 34,3%: per la capitale sono quasi 196 litri per abitante persi al giorno, mentre per ogni napoletano se ne disperdono 133,2.

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