Alberi di Natale: manuale di sopravvivenza

ROMA – Arriva il manuale di sopravvivenza per l'albero di Natale, un vero e proprio decalogo per i 6 milioni di alberi 'veri' pronti a varcare la soglia delle case degli italiani per trascorrervi le feste. Ad averlo preparato è la Coldiretti in occasione del ponte dell'Immacolata, destinato per tradizione all'acquisto e alla preparazione dell'albero da parte delle famiglie che spenderanno quest'anno circa 140 milioni di euro.

Ecco i 10 consigli della Coldiretti, secondo cui è meglio preferire l'albero vero a quello di plastica che, arrivando spesso dalla Cina, non solo consuma petrolio, ma impiega oltre 200 anni prima di degradarsi nell'ambiente.

PRIMA: Preventivare l'acquisto con qualche giorno di anticipo per dare modo all'albero di adattarsi al nuovo ambiente, distendendo i rami imprigionati dalla rete per il trasporto. Misurare accuratamente l'altezza del soffitto di casa, per non trovarsi con un albero troppo alto; all'aperto sembrano molto più piccoli che all'interno.

AL VIVAIO. Non andare alla ricerca di un albero perfetto, ogni esemplare tende ad avere un lato meno ricco di rami nella parte cresciuta verso nord; tutte le conifere tendono a perdere gli aghi nella parte interna dei rami, ma non significa che sia vecchio.

A CASA. Sistemarlo in un luogo luminoso, fresco, lontano da fonti di calore e al riparo da correnti d'aria. Evitare addobbi pesanti per non spezzare i rami, bandita la neve sintetica e spray colorati perché l'albero è vivo e respira. Mantenere la terra umida ma non troppo bagnata, anche con l'utilizzo di un nebulizzatore da applicare ai rami in assenza però di fili elettrici.

A FESTE FINITE. Se l'albero acquistato ha le radici può essere posto sul balcone o piantato in giardino, ricordando che è una pianta che può crescere anche fino a 15-20 metri. Altrimenti donarlo ai centri di raccolta indicati dai vivaisti, dai Comuni o dal Corpo forestale dello Stato.

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