Alluvioni in Europa: morti e dispersi. In Italia ancora piogge al Nord

Maltempo Europa: allerta 05
(Foto Lapresse)

ROMA – Ancora una vittima causata dal maltempo, stavolta in Svizzera nel cantone di San Gallo. Lo annuncia la polizia, citata dai media locali, precisando che la persona deceduta è un uomo di 72 anni, travolto dalla piena di un fiume. Il bilancio delle vittime in Europa, da domenica, sale così a 8.

Repubblica Ceca. Sono già 4 le vittime del maltempo nella Repubblica ceca, che da giorni combatte con l’emergenza inondazioni come altri Paesi del centro Europa. Il bilancio è stato fornito dalla polizia che ha parlato anche di 4 dispersi. E, in nottata, sono state evacuate complessivamente 2.695 persone, dalle aree vicine ai fiumi, in tutto il Paese. Quattordici le regioni particolarmente colpite. Il corpo di un uomo di 82 anni è stato trovato la notte scorsa a Mokrany, nei pressi di Benesov, in Boemia centrale, mentre il cadavere di un 55enne è stato recuperato dalle acque del fiume di Upa, a Trutnov, nel Nord. Domenica erano invece morte due persone sotto i detriti di una casa, a Trebenice, nei pressi di Praga. Secondo le ultime informazioni, la polizia sta cercando altre quattro persone che risultano disperse. Due canottieri sono probabilmente caduti domenica nell’acqua mentre facevano rafting nella regione di Beroun, nella Boemia centrale. La pioggia incessante ha fatto straripare la Vltava (Moldava), rendendo necessaria la chiusura di alcune zone nel centro di Praga. Chiusi sono ad esempio gli accessi allo storico Ponte Carlo o all’isola di Kampa e anche alcune fermate della metropolitana.

Austria. L’emergenza maltempo tiene in scacco anche l’Austria, paese finito ”sott’acqua” come Repubblica ceca e Germania. Le alluvioni hanno provocato 2 vittime e causato molti danni nelle zone del Tirolo, di Salisburgo e, attualmente, in Alta Austria e Bassa Austria. Massicce inondazioni hanno colpito molte case sulle rive del Danubio. E pesanti disagi si sono registrati anche alla circolazione stradale e ferroviaria del Paese: domenica notte è stato necessario evacuare oltre 100 passeggeri che si trovavano a bordo di un treno. Per le ferrovie dello Stato si parla di alcuni milioni di euro di danni. Mentre nel Tirolo e Salisburgo sono in corso diversi interventi di sgombero, centri come Melk (Bassa Austria) e Schaerding (Alta Austria) sono ritenuti ancora in pericolo. A Schaerding, in particolare, circa trenta case sono state sepolte dall’acqua fino ai primi piani, e gli abitanti sono stati tratti in salvo da soccorritori in barca, che li hanno fatti uscire dalle finestre. Il livello delle acque del Danubio e dell’Inn, intanto, continua a salire, e tante persone devono lasciare le proprie case a causa di smottamenti e alluvioni provocati dalle piogge. Nel bilancio dell’emergenza ci sono finora due morti, uno a Salisburgo e l’altro a Vorarlberg. Oltre 150 strade sono state chiuse al traffico a causa del pericolo delle alluvioni. E secondo l’APA le assicurazioni austriache stimano danni per più di mille ettari di terreno coltivabile. Il governo ha fatto chiudere le scuole nelle zone più colpite e l’emittente pubblica ORF ha organizzato una colletta per aiutare chi ha subito danni. Secondo le previsioni meteo, la situazione migliorerà soltanto martedì sera.

Germania. Sono circa diecimila le persone costrette a lasciare le abitazioni in Germania negli interventi di sgombero dovuti alle alluvioni. E l’allarme non è affatto cessato, in giornata, nelle regioni di Baviera, Turingia e Sassonia. Per l’emergenza, gestita da un’unità di crisi interministeriale federale, sono stati mobilitati 1760 militari dell’esercito tedesco, 500 agenti di polizia federale, 1800 soccorritori del Technisches Hilfswerk. Il ministro dell’Interno Hans-Peter Friedrich, che ha sorvolato le aree più colpite in elicottero, ha assicurato tutto il sostegno del governo ai Laender e ai cittadini colpiti: ”I cittadini possono essere certi che faremo tutto il possibile per contenere i danni”, ha detto visitando la città di Chemnitz, in Sassonia.

‘L’Europa è pronta ad aiutare Austria, Repubblica Ceca, e Germania, duramente colpite dal maltempo e dalle inondazioni” con le risorse del fondo Ue per la solidarietà. Così il commissario Ue alle Politiche regionali Johannes Hahn, in una dichiarazione diffusa dal suo portavoce Shireen Wheeler. In questa fase – è stato detto – i Paesi non hanno fatto domanda, ma hanno dieci settimane per formularla e ci sono ”buone ragioni per ritenere che le richieste siano accolte”.

Italia. Dopo una domenica di tregua, anche la prima settimana di giugno sarà all’insegna del maltempo nel Nord e al Centro ma le piogge al nord saranno in agguato tutto il mese, mentre al sud scoppierà l’estate. Peggioramento già domenica sera sulle regioni centrali e parte dell’Emilia Romagna con temporali sui rilievi. Al nord, fino a giovedì temporali pomeridiani sulle Alpi anche con grandine. Per l’arrivo di temperature quasi estive bisognerà attendere il fine settimana dell’8-9 giugno. Ma per gran parte di giugno ci saranno al nord temporali, anche se con temperature sui 28 gradi; caldo e siccità al centro-sud, con punte su Puglia, Calabria e Sicilia di 30-35 gradi.

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